April 30, 2025

Il comune di Cellino San Marco si appresta a varare un provvedimento di civiltà, i cittadini che adotteranno un cane non pagheranno la tassa sui rifiuti.

E’ un’operazione che ha solo vantaggi: l’amministrazione risparmierebbe cifre importanti (un cane rinchiuso in un canile costa 800-1000 euro annui), i cittadini non pagherebbero un tributo pesante in un periodo di forte crisi economica, si azzererebbe il fenomeno del randagismo.
Sono tanti i comuni che si stanno muovendo in questa direzione. Molte città italiane hanno già adottato questo provvedimento, dalla Sicilia all’Emilia Romagna.

Il canile di Mesagne rappresenta per la nostra città una nota dolente: cani rinchiusi in box troppo piccoli, sovraffollamento, malattie, sbranamenti.
A questo si aggiunge il degrado ambientale: salta subito agli occhi un abbandono totale del prato adiacente le recinzioni del canile, ed un colore del terreno decisamente troppo scuro rispetto al colore rossastro naturale. Oltre a questo, da più di un anno, si trovano diversi mucchi di amianto e altri scarti edilizi che qualcuno ha deciso di depositare e chi di competenza fino ad oggi ha pensato di eliminare in maniera idonea.
La recente gara per l’assegnazione della gestione del canile presenta molti punti da chiarire. Indetta nel gennaio del 2013, la gestione viene assegnata all’associazione Gaia Onlus, poi revocata per presunte irregolarità di quest’ultima.

Chiediamo all’amministrazione comunale di
– Fare propria quest’iniziativa e non far pagare la Tares a chi adotti un cane del canile, controllando con verifiche periodiche che il padrone si stia effettivamente prendendo cura dell’animale.
– Verificare lo stato ambientale del canile e delle zone limitrofe, oggi discarica di amianto e di sversamenti da identificare, pericolosi per la salute dei cani, degli operatori e della cittadinanza.

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