December 22, 2025

“Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti. (Cesare Pavese)
Le comunità delle piccole e medie realtà territoriali italiane sono caratterizzate da un forte senso di appartenenza e relazioni sociali. I ricordi scandiscono l’essenza delle cose, il legame avviene attraverso il racconto e le esperienze personali. Un ritorno alle origini e alla propria identità invitano a riscoprire l’umanità, gli odori, i colori e le storie vissute che prepotentemente affiorano come luoghi del cuore. Francavilla Fontana è un comune in provincia di Brindisi, ricca di cultura e palazzi storici. Nel 2009 ha ottenuto dalla Regione Puglia il riconoscimento di “Città d’arte”. E’ soprannominata la Città degli Imperiali, in onore dei principi Imperiali che governarono la città per circa due secoli. Il nome è a ricordo dell’icona bizantina che raffigura la Madonna della Fontana. A dicembre 2025, il giornalista e scrittore Mimmo Tardio ha pubblicato il libro “Ove il mio corpo fanciullesco giacque. Orazione in onore di “Francaidda Mea”, una dichiarazione d’amore per la sua amata terra d’origine Francavilla Fontana. Un gesto affettuoso in cui i versi iniziano con “La mia città…”. Nei capitoli ci sono racconti poetici del calcio giovanile nella Città degli Imperiali negli anni sessanta, l’album dei ricordi con le antiche foto dei genitori e della famiglia, quelle della scuola e degli amici. I luoghi raccontati nella narrazione sono un impasto di nostalgie vivide, di ricordi indelebili, di facce, donne e uomini, cortili, chiese, palazzi, piazze e campi polverosi di pallone in terra battuta. Storie e leggende d’un tempo più lento e leggero. Il ricordo si trasforma in sentimento avvolto da una narrazione affascinante in un ricercato e amato debito d’amore per la bella città barocca dell’Alto Salento. La prefazione del libro è stata curata da Gerardo Trisolino, poeta, scrittore e critico letterario italiano. Il progetto grafico è di Nicola Ingrosso.
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MARCO GRECO

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