July 27, 2024

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Genere: Post-rock

Dici Mogwai e pensi alla storia del post-rock, l’associazione è inevitabile. Diciotto anni di onorata carriera: due capolavori indiscussi (Young Team, Come On Die Young), tre grandi album (Mr. Beast, The Hawk Is Howling e Hardcore Will Never Die But You Will) ed appena due mezzi passi falsi (l’esperimento pop Rock Action e lo scolorito Happy Songs For Happy Peolple). I Mogwai sono stati gli araldi della “musica senza parole”, delle lunghissime cavalcate strumentali. Qualcuno potrebbe azzardare la dicitura di musiche per colonne sonore, ma la definizione è troppo riduttiva, un torto semantico. I Mogwai hanno riabilitato la tradizione strumentale del progressive (in questo gli Slint con il loro imprescindibile Spiderland furono veri precursori) epurandola dai virtuosismi, per declinarla in una forma melodica “cantautorale”, dove sono gli strumenti a cantare.

Diciotto anni e non sentirli. Diciotto anni di carriera ed avere la freschezza di un diciottenne. E’ questo il segreto del nuovo Rave Tapes, ultimo arrivato in casa Mogwai. Un album solido ed anche autocitazionista ma nel migliore dei modi, ovvero come ripescare i vecchi ingredienti attualizzandoli. Il duetto iniziale: “Heard about you last night” e “Simon ferocius” è il naturale proseguimento di quanto fatto nei “tre grandi album”, “Master Card” invece sembra uscita direttamente da Come On Die Young. Su tutte le tracce però spicca senza ombra di dubbio “Remurdered”,  la tradizione e la sperimentazione si incontrano, ecco i nuovi Mogwai: l’elettronica fa la sua comparsa, i Kraftwerk incombono. Ma non è un plagio è un’assimilazione cosciente, i pregi dell’esperienza e della consapevolezza compositiva.

La grande forza dei Mogwai è quella di scrivere canzoni quadrate, dotate di senso. In tutti questi anni di carriera il gruppo non ha mai perso la bussola, tranne in casi isolati, evitando di brancolare nel buio riproponendo sterili giri a vuoto, pecca che in un genere strumentale come il post-rock è purtroppo fin troppo diffuso. Se i Mogwai fanno parte della storia della musica ci sarà un motivo, e questo Rave Tapes ne è la brillante testimonianza.

 

James Lamarina

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