May 3, 2025

IMG_70884La giornata successiva alle operazioni di soccorso del Norman Atlantic, fa esplodere tutte le contraddizioni della vicenda già emerse nelle fasi calde e si arricchisce di nuovi particolari di cronaca.

 

Già ieri, i sentimenti di orgoglio per la professionalità dei nostri soccorritori e di gioia per la salvezza di 147 persone, avevano lasciato il passo al cordoglio per le vittime (salite ufficialmente ad undici) ed alla preoccupazione per i numerosi dispersi.

Sempre da ieri erano cominciate a venire alla luce le prime evidenti falle nei sistemi di sicurezza e l’incredibile vicenda delle discrasie tra la lista d’imbarco ed i passeggeri salvati.

Non può certo lasciare indifferenti sentire che tante delle persone salvate dal naufragio non erano ufficialmente imbarcati sulla nave. Né può lasciare indifferenti sapere che, una volta spulciata la lista dei presenti, mancano all’appello 179 persone! Si, avete letto bene: 179. Un numero enorme di persone che potrebbero essere decedute.
E a queste bisognerebbe aggiungere tanto altri clandestini che, potenzialmente, potrebbero essere rimasti intrappolati nelle stive della nave.

Qualcuno sostiene che molti dei dispersi siano stati prelevati da alcune navi greche avvicinatesi al Norman Atlantic nelle fasi convulse dell’incendio.

IMG_70862La verità, quindi, potrebbe essere diversa da quella lasciata trapelare nelle ore dei soccorsi, quando sembrava che soltanto gli italiani avessero preso parte alle operazioni di salvataggio. Ma dall’altro lato della medaglia, però, parrebbe abbastanza singolare che dai media greci non sia trapelata la notizia del salvataggio di centinai di persone ad opera di imbarcazioni della propria nazione.

E i misteri si infittiscono.

 

Sicuramente qualcuno di questi misteri sarà svelato nelle prossime ore, quando si potrà avere un quadro più chiaro. L’impressione è che l’indagine ordinata dal Dott. Giuseppe Volpe, capo della procura di Bari, potrà scoperchiare un pentolone molto grosso nel quale si mescolano responsabilità, negligenze, omissioni e consuetudini illegali che spesso vengono sottovalutate nel loro impatto reale: come, per esempio, quella di chiudere un occhio (e forse entrambi) sulla presenza di clandestini a bordo.

 

Nel frattempo la procura di Bari ha avviato la rogatoria internazionale per il sequestro del traghetto ed ha nominato amministratore giudiziale Francesco Barretta. Sarà la sua azienda a trasportare in Puglia la nave incendiata. Ed è per questo motivo che i rimorchiatori partiti da Brindisi sabato mattina sono ancora nei pressi del Norman Atlantic.

 

Viene così a cadere quanto asserito ieri nella conferenza stampa presso il Ministero della Difesa: la nave non sarà più riconsegnata all’armatore e non sarà più l’armatore a decidere  quale porto condurla.

A nulla, quindi, è valsa la scelta dell’armatore di affidare ad una società albanese il rimorchio del Norman Atlantic verso le coste del paese delle Aquile. Una scelta che stamane è costata la vita a due marittimi albanesi, deceduti nelle operazioni di aggancio.
I rimorchiatori della ditta Fratelli Barretta hanno eseguito l’ordine di sequestro emesso dalla procura di Bari ed hanno avviato il rimorchio verso le coste pugliesi.

 

IMG_70895Nella zona dell’incidente permane anche la nave Durante de La Penne, con il doppio scopo di coadiuvare le operazioni di traino e continuare la ricerca di eventuali dispersi.

La nave militare San Giorgio, invece, sta rientrando verso Brindisi con il carico di passeggeri tra i quali anche diversi martittimi compreso il comandante del traghetto Argilio Giacomazzi.

 

A Brindisi è tutto pronto sia per l’accoglienza dei naufraghi sia per l’avvio delle procedure investigative.

I pm ascolteranno i passeggeri ed il personale della nave. La Protezione Civile e tutto il rodatissimo meccanismo dell’accoglienza sapranno garantire agli ospiti la grande ospitalità che ha sempre caratterizzato Brindisi ed i brindisini.

 
Angela Gatti
Pubblicato il: 30 Dic, 2014 @ 16:10

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