Ho ascoltato, fra una certa svogliatezza e la sonnolenza tipica dell’ora, la conferenza stampa tenuta dalla Ecologica Pugliese in merito alle raccolte differenziate ed in particolare allo smaltimento, presso impianti autorizzati, dell’organico riveniente dalla raccolta selezionata.
Diversi sono gli aspetti sconcertanti sui quali sarebbe necessario intervenire, anche se come Legambiente lo abbiamo in parte già fatto e ci ripromettiamo di indire, a breve, una Conferenza stampa nella quale riportare i nostri pensieri e le nostre proposte di cittadini liberi, indipendenti ed a servizio degli interessi collettivi.
Durante la conferenza ho più volte toccato il mio naso per avere la certezza di non essere condizionato da alcun “anello”, soprattutto nel momento in cui l’Azienda ha parlato di innova-zioni nel conferimento in “isole ecologiche” attrezzate con badge e quanto altro; spiacevole per quanto già realizzato in questa città fra al fine degli anni 90’ ed i primi anni 2000 e non valorizzato a causa delle sostanziali incapacità politiche e tecniche subentrate dopo il settembre del 2003.
Questi giovani e volenterosi rappresentanti aziendali si facciano regalare dall’ufficio Ecologia una copia di “Agenda 21” del 2003; realizzeranno gli impianti allora esistenti (quelli con badge erano a scomparsa interrata!!) e che la raccolta differenziata era dell’ordine del 23-25% , maggiore di quella attuale.
Ma, tornando allo Conferenza, disconosciamo ogni soddisfazione riveniente dal fatto di aver trovato un recapito finale dell’umido selezionato, presso un impianto di Salerno.
Questa può costituire una soddisfazione per l’azienda ma è una tragedia per i Cittadini; infatti conferire a Salerno costa circa €400,00/tonn, per cui un mezzo da 8 tonnellate costa alla comunità 3.200,00 €/viaggio; se poi si tiene presente che Brindisi riempie almeno 5-6 mezzi di organico al giorno, la spesa giornaliera varia dai 16.000,00 ai 19.200,00 €/giorno.
E tutto ciò per un incremento della differenziata dovuto all’umido di solo il 10-15% e con un rapporto con l’ecotassa compromesso e per il quale saremo sempre noi, Cittadini, a doverla pagare.
Abbiamo evidenziato la buona volontà dell’ass. Monetti ma non basta, a questo punto abbiamo assolutamente la necessità di ascoltare il pensiero del dirigente all’Ecologia Arch. Lacinio, in quanto sarà colui che deve pagare l’azienda e riversare tale spesa sulla TARI e quindi sui Cittadini.
Dica Lacinio se il percorso seguito dalla Ecologica Pugliese è del tutto legittimo, se la spesa del conferimento a Salerno è congruente e/o se non conviene realmente rinunciare al minimo incremento percentuale di raccolta differenziata e se l’ufficio ecologia ha verificato la reale indisponibilità degli impianti pugliesi (ribadisco l’Ufficio comunale e non l’azienda) ??
Questa volta saremo molto attenti e pronti a denunciare ad ogni livello azioni contrarie al “bene comune”; questa volta aspettiamo risposte pubbliche e puntuali dal Dirigente e non dalla parte politica.
prof. dott. Francesco Magno (Legambiente)
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