Un accordo con Aziende, associazioni datoriali e sindacali per la stipula di un contratto territoriale inserendo la clausola di salvaguardia di tutti i lavoratori indiretti è la proposta di Brindisi Avanti Veloce che sarà discussa nel prossimo Consiglio comunale di Brindisi di lunedì 14 aprile.
“È grave – dichiara Ilario Pennetta, capogruppo di Brindisi Avanti Veloce – la precarietà vissuta da anni dai lavoratori delle ditte appaltatrici del comparto chimico che di fatto restano lavoratori di serie B rispetto ai lavoratori diretti di Versalis e, addirittura, rispetto ai loro colleghi dei cantieri di manutenzione Eni di altri siti come Viggiano, Crotone, Livorno. A Brindisi, infatti, nello svolgimento delle gare non vengono applicate le clausole di salvaguardia dei livelli occupazionali che consentono di garantire le professionalità acquisite nel petrolchimico cosi come è previsto, appunto, in altri produttivi che gestisce Eni”.
La soluzione sta, secondo i presentatori della proposta, nella sottoscrizione, sostenuta dal Comune di Brindisi, di un accordo specifico da siglare sul sito di Brindisi.
“Il nostro movimento politico cittadino – afferma Mirko Di Noi, coordinatore di Brindisi Avanti Veloce – grazie anche alla sua presenza in Consiglio comunale intende tutelare in tutti i modi le risorse locali. Dalle imprese ai lavoratori, dall’ambiente alla salute. Auspichiamo che su questa nostra proposta ci sia, oltre a quella già dimostrata dei gruppi di centrodestra, anche dell’intero Consiglio comunale”.
Di seguito il testo dell’ordine del giorno in discussione il 14 aprile p.v.
IL CONSIGLIO COMUNALE DI BRINDISI,
PREMESSO
che è all’attenzione pubblica la situazione di precarietà vissuta da anni dai lavoratori delle ditte appaltatrici del comparto chimico i quali, di fatto, restano lavoratori di serie B rispetto non solo ai lavoratori diretti di Versalis, ma addirittura ai loro colleghi dei cantieri di manutenzione Eni di altri siti come Viggiano, Crotone e Livorno;
che da più di trent’anni le società che gestiscono lo stabilimento Eni di Brindisi si avvalgono di ditte esterne per i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria;
che se prima c’era il rispetto e la coscienza di avvalersi sempre degli stessi operatori e delle stesse ditte, per avere una prosecuzione dei lavori senza intoppi, soprattutto nella consapevolezza della conoscenza degli impianti e di conseguenza della sicurezza sul lavoro, ora, da un decennio a questa parte, tutto è ormai orientato dagli affidamenti mediante gare esclusivamente con il criterio del maggiore ribasso;
CONSIDERATO
che nello svolgimento delle gare in parola non vengono applicate le clausole che consentano di salvaguardare le professionalità acquisite all’interno del petrolchimico;
che tutti i lavoratori delle ditte appaltatrici vivono una precarietà sommersa, coperta da un contratto a tempo indeterminato (alcuni); sono di fatto precari perché ogni tre anni rischiano di andare a casa impedendo anche la più minima contrattazione migliorativa in virtù di questo stato preordinato;
RITENUTO
tale perdurante condizione, sicuramente insieme ad altre simili, merita l’attenzione della Amministrazione civica
FA VOTI AL SINDACO
affinché intervenga sulle aziende interessate, convocando un incontro anche con le associazioni datoriali e i sindacati, sensibilizzandole a modificare lo stato delle cose e garantendo il livello di stabilità del posto di lavoro auspicata.
Ilario Pennetta (Brindisi Avanti Veloce)
COMUNICATO STAMPA BRINDISI AVANTI VELOCE – BRINDISI
No Comments