Il governo non ha inteso finora aprire un confronto sul tema pensioni come richiesto più volte dai Segretari Generali Camusso, Barbagallo e Furlan al Presidente del Consiglio. Anzi, ad aggravare il quadro, è partito un attacco anche alle pensioni di reversibilità e prosegue una discussione che, in assenza di una risposta governativa, continua ad aver al centro l’obiettivo di scaricare il costo di qualunque modifica per intero sui lavoratori. Ciò nel mentre i problemi diventano sempre più acuti sia sul versante dell’occupazione giovanile che su quello della condizione di lavoro di chi svolge occupazioni pesanti e faticose, di chi è precoce, di chi il lavoro lo perde e rimane privo di reddito.
La piattaforma unitaria chiede modifiche sostanziali al sistema previdenziale così come delineato per ultimo dalla Legge Fornero e pone il problema sia delle pensioni future dei giovani e delle donne, per i quali è necessario ricostruire un quadro di solidarietà, sia dei lavoratori prossimi al pensionamento che hanno bisogno di vedersi riconosciute flessibilità in uscita e pensione anticipata senza aggancio automatico alla prospettiva di vita.
cambiare le pensioni significa dare lavoro ai giovani;
rispetto per fatica e lavori diversi;
41 anni di contributi bastano;
Pensioni dignitose oggi e domani
CGIL, CISL e UIL in assenza di qualunque confronto ritengono necessario rilanciare l’iniziativa di mobilitazione, con manifestazioni territoriali da tenersi il 2 aprile p.v.
A BRINDISI LA MANIFESTAZIONE SI TERRA’ IL 2 APRILE 2016 IN PIAZZA VITTORIA DALLE ORE 9,00 ALLE 12,00
CGIL, CISL, UIL
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