December 9, 2025

Nelle scorse ore Alessandro Perchinenna ha diffuso un’immagine realizzata con l’I.A. che ha il pregio di andare dritta al punto: immaginare Piazza Mercato di Brindisi come la Boqueria di Barcellona, come il Mercato Centrale di Firenze, come tutte quelle piazze europee capaci di trasformare un luogo storico in un motore di vita urbana.

Chiunque abbia vissuto Piazza Mercato per una sera sa che quell’idea ha fondamenta solide: la struttura, gli stand di prodotti tipici e street food, le luci calde, i tavolini pieni, i musicisti che suonano, i profumi che si intrecciano. La cornice liberty — e lo spazio che la circonda — sembra fatta apposta.

 

Questa suggestione arriva in una fase delicata. Dopo stagioni molto positive, quest’anno si è percepito un netto calo. Meno luce, meno atmosfera, meno magnetismo serale. Piazza Mercato resta un luogo affascinante, ma oggi appare sospeso, in attesa. E mentre i bandi per due attività importanti devono ancora completare il loro percorso, si avverte la necessità di una nuova direzione.

 

Ragionare esclusivamente sulla struttura liberty sarebbe, però, un limite. Intorno esiste un patrimonio che può diventare sistema. Qualche anno fa, ragionando sull’uso di fondi Adisu o PNRR, era nato un confronto sull’edificio degli ex uffici delle attività produttive: uno studentato o un albergo diffuso al posto di un immobile vuoto. Tutto, però, si è arenato. Un’occasione che non ha mai trovato continuità.

 

Lo stesso vale per l’attuale Mercato Coperto, oggi sottoutilizzato. La sua struttura, ampia e centrale, potrebbe dialogare le costruzioni in stile liberty di Piazza Mercato, gli immobili che la circondano e con il Palazzo che affaccia su via Vanini. Quattro elementi che, se pensati insieme, formerebbero un asse commerciale e sociale di grande forza. Storia, volumi, identità: gli ingredienti ci sono. Serve un progetto che li metta in relazione.

 

Forse questo è il momento di alzare l’asticella. Un concorso di idee permetterebbe di ridisegnare il futuro dell’intera area con coerenza, immaginando funzioni, spazi, flussi, opportunità. Da lì si potrebbero cercare i finanziamenti necessari e coinvolgere investitori capaci di dare gambe alla visione.

 

La proposta di Perchinenna, più che un esercizio estetico, é uno sguardo concreto su ciò che Piazza Mercato, e tutto ciò che le ruota intorno, potrebbe diventare: un luogo vivo, riconoscibile, contemporaneo. Un ecosistema urbano che oggi percepiamo solo in parte, ma che con un progetto serio potrebbe finalmente emergere nella sua interezza.

 

 

Oreste Pinto

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