May 3, 2025

In data odierna il sig. Prefetto di Brindisi ha incontrato i Segretari Generali Confederali CGIL CISL UIL di Brindisi per approfondire le problematiche su ciò che sta avvenendo in Poste Italiane. La riorganizzazione che l’Azienda ha appena avviato, infatti, nei settori corrispondenza e logistica ha già provocato solo nella provincia di Brindisi il licenziamento di 45 unità e di altre 20 unità fra gli addetti al servizio interno.
Questo ridimensionamento non farà che aumentare i disservizi nei confronti dei cittadini e specialmente dei pensionati nei periodi calendariali di pagamento delle pensioni.
I Segretari hanno manifestato preoccupazione per la forte accelerata sul processo di privatizzazione, poiché ritengono che il Governo abbia fortemente sottovalutato la complessità del Gruppo Poste italiane ed il servizio pubblico e sociale che lo stesso svolge nel Paese.
Invece, a rappresentare l’assoluta leggerezza ed assenza di progetto industriale complessivo con cui si intende procedere alla vendita del nuovo pacchetto azionario vi è, in primo luogo, la totale assenza di valutazione del quadro finanziario internazionale che indurrebbe un Governo responsabile a ripensare l’intero percorso. Il Gruppo è solido, produce utili e versa cospicui dividendi annuali alle casse dello Stato.
L’idea di procedere, oggi, all’ulteriore privatizzazione, limitando la valutazione alla sola perdita futura dei dividendi relativi al possesso azionario, rende oggi antieconomica l’intera operazione con motivazioni, quindi, da parte del Governo, del tutto opinabili. Procrastinare i tempi consentirebbe benefici aggiuntivi per le casse dello Stato. Il non averlo pensato certifica che l’operazione di vendita equivale, nelle intenzioni e nei fatti, ad una “svendita” di un patrimonio pubblico.

 
CGIL CISL e UIL ritengono che se neanche di fronte ad un’analisi di questa natura, che suggerirebbe quanto meno di sospendere l’operazione di collocamento azionario, il Governo si fermerà, sarà finalmente esplicitata la miopia delle operazioni complessive di privatizzazioni previste nei prossimi mesi e la totale assenza di prospettiva di politica industriale, strategica per aziende che costituiscono asse portanti del Paese e dovrebbero essere utilizzate come volano di ripresa economica reale.

 
I Segretari Confederali hanno, quindi, comunicato che le categorie del settore HANNO PROCLAMATO PER LA PROVINCIA DI BRINDISI AZIONI DI SCIOPERO PER IL PERIODO DAL 25 LUGLIO AL 24 AGOSTO 2016, a partire dal lavoro straordinario e sarà applicato in tutti gli uffici.

 
Le Organizzazioni Sindacali hanno già informato, attraverso la distribuzione di volantini, i cittadini pensionati della gravità dell’operazione che Poste Italiane sta portando avanti che causerà la perdita del ruolo sociale dell’Azienda con la dismissione o riduzione di tanti servizi essenziali e saranno purtroppo quelli che più subiranno i disagi delle azioni di lotta programmate ma comunque inevitabili di fronte alla rigidità aziendale a rivedere quest’ulteriore operazione di ridimensionamento del servizio.

 

S.E. il Prefetto ha preso atto della problematicità della situazione, ha comunicato ai Segretari Generali che convocherà per ulteriori approfondimenti il management di Poste Italiane.

 

COMUNICATO STAMPA CGIL CISL UIL

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