Di seguito riportiamo integralmente il testo di una interrogazione consiliare presentata al Sindaco di Brindisi e
all’assessore all’Ambiente ed Igiene Urbana da Massimiliano Oggiano, rappresentante de “La Puglia prima di tutto” al consiglio comunale di Brindisi
Oggetto: problematiche urgenti relative al servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani da avviare a smaltimento, raccolta differenziata e di ulteriori accessori per la tutela ambientale
Premesso che,
in data 21/10/1014 veniva emessa ordinanza sindacale n. 20 con la quale veniva affidato servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani da avviare a smaltimento, raccolta differenziata e di ulteriori accessori per la tutela ambientale alla società Ecologica Pugliese a far data dal 17/11/2014,
il relativo servizio doveva essere svolto secondo un capitolato speciale d’appalto ed una relazione tecnica predisposte dall’Amministrazione Comunale e accettate formalmente dalla Ecologica Pugliese ed attraverso una propria proposta che la stessa Società faceva pervenire con nota del 09/04/14 prot. n. 27884 che disciplinavano il servizio in questione ponendo altresì tutta una serie di obblighi a carico dell’appaltatore,
tra gli obblighi dell’appaltatore (Ecologica Pugliese) all’art. 50 del CSA vi era quello di garantire per l’intero periodo contrattuale che la percentuale di raccolta differenziata riferita alle singole frazioni riciclabili (carta, vetro, cartone, umido, legno, ingombranti, pile ecc.) non fosse inferiore alla percentuale obiettivo pari al 58,35%, e l’obbligo di avviamento delle 8 isole ecologiche dislocate sul territorio urbano entro i 60 giorni dalla data di consegna del servizio in questione,
a distanza di oltre due mesi dall’inizio del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani da avviare a smaltimento, raccolta differenziata e di ulteriori accessori per la tutela ambientale la situazione igienico-sanitaria è peggiorata ma cosa ancor più grave la percentuale di raccolta differenziata è scesa vertiginosamente al 16,41% nel mese di dicembre 2014 rispetto ad una percentuale annua che si era attestata al 35%; non vi è traccia alcuna sull’avviamento delle 8 isole ecologiche tantomeno alcun elemento che faccia intravedere l’intenzione a soddisfare tale obbligo contrattuale,
l’appaltatore nell’esecuzione delle attività previste dal servizio ha garantito una dotazione iniziale di oltre 100 mezzi così come previsto dall’art. 23 del CSA, ridottisi ad oggi a meno della metà,
dai dati ufficiali pubblicati sul sito della Regione Puglia si evidenzia chiaramente che gli sforzi fatti dai cittadini nel praticare una corretta raccolta differenziata sono stati letteralmente vanificati poiché non vi è alcuna traccia di quantità, pari esattamente allo 0, della varie frazioni riciclabili:
– frazione organica umida 0
– vetro 0
– metallo 0
– multi materiale (vetro/alluminio vetro/alluminio/plastica) 0
cosa ancora più sconcertante risulta il dato nullo dei rifiuti speciali e pericolosi che per loro natura vanno raccolti e smaltiti separatamente in discariche autorizzate:
– farmaci scaduti 0
– contenitori rifiuti pericolosi 0
– contenitori ed accumulatori 0
– vernici, inchiostri, adesivi e resine 0
– oli vegetali 0
– pneumatici fuori uso 0
– ingombranti a smaltimento 0
– amianto 0,
alla luce dei controlli effettuati dalla Digos di Brindisi sui mezzi e nel deposito della Ecologica Pugliese, nell’ambito di un inchiesta coordinata dalla Procura di Brindisi che riguarda l’affidamento del servizio e la gestione del servizio di igiene urbana, se dovesse risultare che rifiuti speciali/pericolosi sono miscelati alla frazione di rifiuti indifferenziati conferiti presso l’impianto di biostabilizzazione, emergerebbero condotte che altrove sono state valutate come ipotesi di reato quali il traffico/smaltimento illecito di rifiuti,
il Comune di Brindisi, attraverso la propria società che gestiva il servizio di raccolta, trasporto e smaltimento degli RSU (Monteco prima Ecologica Pugliese ora), conferiva mediamente 2500 t al mese di RSU presso l’impianto di biostabilizzazione e produzione di CDR gestito dalla ditta Nubile pagando il corrispettivo di euro 94 a tonnellata, per un totale medio di circa 250.000/260.000 euro al mese,
a dicembre 2014 venivano conferiti presso l’impianto sopra citato circa 3000 tonnellate di RSU, circa 500 tonnellate in più rispetto la media, per un totale di circa 300.000 euro regolarmente fatturati da Nubile, con un aggravio per le casse comunali di circa 50.000 euro,
tale maggiore quantitativo di rifiuti è sicuramente da ascrivere alla mancata attivazione della raccolta differenziata e pertanto allo smaltimento in impianto e poi in discarica di tutte le frazioni riciclabili responsabilmente fatte dai cittadini brindisini, la quale cosa porterà inevitabilmente l’Amministrazione Comunale a sborsare soldi pubblici in più e l’aumento dell’eco tassa che ricadrà inesorabilmente sulle tasche dei cittadini brindisini,
Tutto ciò premesso,
Vi interrogo per conoscere e sapere,
1. quali urgenti iniziative l’Amministrazione intende attivare ai sensi dell’art. 50 del CSA (raggiungimento degli obiettivi minimi di raccolta differenziata), che prevede delle sanzioni in caso di mancato raggiungimento della percentuale obiettivo pari al 58,35%,
2. quali controlli e che tipo di vigilanza l’Amministrazione Comunale ha attivato sui servizi resi da Ecologica Pugliese da quando è iniziato il servizio in questione 17/11/2014,
3. quali penalità ha applicato l’Amministrazione Comunale alla Ecologica Pugliese e se non lo ha ancora fatto intende applicare ai sensi dall’art. 94 del CSA in relazione alle evidenti e gravissime inadempienze contrattuali e più specificamente alla lettera l per l’irregolare raccolta delle frazioni degli RSU con conseguente miscelamento degli stessi e perdita delle finalità per cui è stata costituita la raccolta differenziata che prevede sanzioni da un minimo di 1300 euro ad un massimo di 13000 euro in caso di recidiva per due o più volte consecutive, ed alla lettera q per il mancato avviamento all’esercizio delle 8 isole ecologiche che prevede sanzioni sanzioni pari a 150 euro al giorno per ogni giorno successivo ai 60 previsti dalla data di consegna del servizio,
4. la reale consistenza dei ricavi della commercializzazione presso le varie piattaforme di filiera di ogni singola frazione di rifiuto recuperabile e se vi sono casi in cui anziché ricavi si devono/dovranno sostenere costi di smaltimento (vedi ad es. plastica con notevoli impurità),
5. quali controlli e che tipo di vigilanza l’Amministrazione Comunale ha attivato per verificare come mai, in maniera così repentina, i quantitativi di rifiuti speciali e pericolosi (farmaci, contenitori rifiuti pericolosi, contenitori ed accumulatori, vernici/inchiostri/resine/adesivi, oli vegetali, pneumatici, ingombranti a smaltimento, amianto) sono diventati 0 (dai dati ufficiali della Regione) rispetto ai mesi precedenti, tanto da chiedersi se i cittadini brindisini abbiano improvvisamente smesso di conferire tali tipologie di rifiuti o se invece ci siano delle gravi anomalie, così gravi da far presupporre che il materiale in questione, composto anche da rifiuti speciali e pericolosi, possa finire in discarica,
6. quali controlli e/o ispezioni sono state fatte per verificare la consistenza della dotazione minima di mezzi necessari per lo svolgimento corretto del servizio ai sensi dell’art. 23 del CSA.
Brindisi 19 gennaio 2015
f.to
Dott. Massimiliano Oggiano
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