May 4, 2025

C’è anche un ragazzo brindisino tra le persone denunciate ed indagate per aver diffuso i video di Tiziana Cantone, la ragazza napoletana suicidatasi nei giorni scorsi per la depressione e la vergogna seguite alla pubblicazione dei filmati.

 

Dopo che i suoi video erano apparsi su molti siti pornografici, nel maggio 2015, la donna si era recata in procura per fare il nome delle quattro persone che avrebbero potuto essere responsabili di aver immesso i video nella rete. Tra queste vi era pure C.R. nei cui confronti è stata aperta un indagine per diffamazione.

La notizia viene riportata nell’edizione odierna del Corriere della Sera che spiega che nel maggio 2015 Tiziana aveva denunciato l’accaduto spiegando minuziosamente la sequenza dei fatti.
Aveva accettato di farsi riprendere durante i rapporti sessuali ed era stata lei stessa ad inviare i video a persone conosciute sui social network.
Doveva restare uno scambio privato tra adulti consenzienti, frutto di libere scelte sessuali, ma non è stato così.

Ben presto i filmati hanno cominciato a fare il giro del web e, dopo qualche tempo, Tiziana si è resa conto che, suo malgrado, era divenuta una sorta di celebrità nel mondo dei video hard amatoriali.

Aveva cercato di correre al riparo chiedendo la rimozione dei video e di tutti i gruppi e profili facebook a lei riferiti, con le centinaia di sue foto tratte dai frame dei sei filmati girati.

Ma tutto è stato vano. Ancora oggi i filmati sono in rete e, come sostiene la Procura di Napoli -, dopo la morte della donna, i download si sono moltiplicati.
Dalla scoperta dei video in rete nascono due anni di calvario culminati nel suicidio. Tiziana non esce più, molti la riconoscono e deridono, gli amici spariscono, cambia città, ha attacchi di panico, pensa di farla finita. Ci prova una volta ma la fermano in tempo. La seconda volta, purtroppo, ci riesce.

 

Oggi la posizione del brindisino si è aggravata. Non solo il suo nome è finito sui giornali nazionali ma la sua posizione processuale rischia di diventare serissima, dal momento che la Procura campana ha aperto una indagine per istigazione al suicidio

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