August 16, 2025

Mare, trivelle, quorum e partecipazione. Pur trovando legittima, su questi temi, qualsiasi posizione che vada in un senso piuttosto che in un altro, ritengo opportuno che la politica sappia e voglia prendere una propria posizione.
Al netto di una semplificazione che, lo abbiamo visto anche nel recente caso della stepchild adoption, appare ormai presente in ogni tipo di confronto o dibattito, il referendum di domenica sembra essere stato già capace di risvegliare nell’elettore e quindi nel cittadino un profondo senso di coscienza. Un aspetto da non sottovalutare, laddove gli ultimi appuntamenti elettorali saranno ricordati come vinti dall’astensione.
Il tema specifico, in fondo, è di quelli che mobilitano le piazze. Personalmente, nel recente passato, sono stato in prima fila quando, da Monopoli a Ostuni, si è trattato di difendere una risorsa importante del nostro Paese e, soprattutto, della nostra Regione. Allo stesso tempo, rifuggo qualsiasi registrazione nel club del “no a tutto e a tutti i costi”. Anche e soprattutto quando si parla di ambiente, è necessario valutare caso per caso, sfuggendo alle strumentalizzazioni di varie filosofie e diversi gruppi. Occorre, insomma, informarsi, farsi un’opinione e, poi, dare il proprio contributo. Il bistrattato Referendum resta, in generale, un formidabile strumento di democrazia. Per questo, domenica prossima, andrò a votare. Per questo, domenica prossima, apporrò il mio Sì sulla scheda. Un Sì, forse, che non è figlio di quella critica e di quell’informazione da me stesso, poche parole fa, invocata e promossa. Eppure, è un Sì sincero, conseguenza diretta di quell’amore smisurato che un orgoglioso pugliese nutre verso le eccellenze e le bellezze della propria Terra.
Domenica, insomma, non mi scaglierò a favore o contro le trivellazioni. Mi limiterò a dire Sì al mio mare. Potrebbe essere altrimenti?

sen. Pietro Iurlaro (ALA)

 

“Il petrolio e il gas ci servono per far girare il mondo, almeno sino a quando non riusciremo a mettere il sole in una bottiglia (fusione nucleare). Ma nel frattempo, però, non possiamo accettare una norma che elimini la durata alle concessioni minerarie; cioè una delle caratteristiche che definiscono la demanialità delle risorse naturali. Per questo domenica 17 aprile 2016 voterò SI”.

 Ufficio stampa Fabiano Amati

 

Il presidente della Corte Costituzionale, Paolo Grossi, in merito al referendum sulle trivelle ha asserito che “si deve votare: ogni cittadino è libero di farlo nel modo in cui ritiene giusto. Ma credo si debba partecipare al voto: significa essere pienamente cittadini. Fa parte della carta d’identità del buon cittadino”.

Un invito esplicito in netta contradizione con coloro che predicano l’astensione con l’intento, non di fare esprimere una volontà al cittadino, ma di far fallire il referendum, di boicottarlo. La partecipazione è uno dei concetti basilari della democrazia e i referendum sono una delle sue espressioni più dirette, una delle poche occasioni rimaste al cittadino per esprimere la propria volontà, senza delegarla ad altri.

Sì Democrazia è favorevole al SI’, ma ancor prima di questo, rivolge un accorato invito a tutti i cittadini perché esercitino questo importante dovere/diritto.

Brindisi, 12 aprile  2016

Sì Democrazia

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