Sulle dichiarazioni in merito alla mancata pulizia della Riserva di Torre Guaceto, rilasciate pdal Direttore del Consorzio, riceviamo e pubblichiamo integralmente una interrogazione urgente di Massimo Lanzilotti, consigliere comunale di Carovigno, inviata al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, al Prefetto di Brindisi, al Comando di Capitaneria di Porto di Brindisi, ai Sindaci di Brindisi e Carovigno, al WWF ITALIA, al Consiglio di Amministrazione del CONSORZIO di GESTIONE di TORRE GUACETO e agli organi di stampa
Il sottoscritto Dott. LANZILOTTI Massimo Vittorio, in qualità di CONSIGLIERE COMUNALE del COMUNE DI CAROVIGNO, Capogruppo del gruppo consiliare RIPARTIAMO DAL FUTURO, esprime sconcerto e indignazione per le dichiarazioni in merito alla pulizia dei luoghi sensibili dell’ Area Marina Protetta e della Riserva Naturale di Torre Guaceto fatte dal Direttore, facente funzioni, del Consorzio di Torre Guaceto dott. Alessandro Ciccolella. (si veda Articolo di prima pagina del “Quotidiano di Puglia” dell’ 11- 07-2016)
Dopo una serie innumerevole di indignate proteste di turisti e cittadini per il degrado e la sporcizia causata da masse di rifiuti provenienti dal mare e depositatisi durante i mesi sulle spiagge e nella zona dunale dell’area protetta, il Direttore assumendo un ruolo improprio, di competenza del Presidente e del CdA del Consorzio, comunica al mondo intero che il soggetto gestore non è più in grado di assolvere nei fine settimana all’arduo compito di pulire la Riserva.
Le motivazioni esposte dal dott. Ciccolella sono:
1. “Non si sa di chi è la competenza…”
Dopo 14 anni che le spiagge vengono pulite da operatori del Consorzio e che i comuni di Carovigno e Brindisi non solo si occupano gratuitamente del trasporto e dello smaltimento dei rifiuti ma elargiscono circa 120.000 euro annui di contributo per la gestione, il Direttore (anche lui sempre lo stesso……) non ha ancora compreso che la pulizia, il decoro e la sicurezza della riserva sono compiti primari del Consorzio di gestione e che normalmente si chiamano “manutenzione ordinaria” e “prevenzione” sia sanitaria che degli infortuni.
2. “Il Ministero non elargisce fondi per la pulizia”
Noi crediamo che non sia così e riteniamo questa affermazione gravissima. Qualche settimana fa in merito a una discarica di inerti presente sul demanio marittimo, il Direttore Ciccolella ebbe ad affermare che la sorveglianza delle aree demaniali non competeva certo al Consorzio, oggi è la volta della pulizia. Domani a cosa toccherà?
3. “Da quando abbiamo perso alcuni servizi abbiamo difficoltà economiche e non possiamo assolvere all’onere della pulizia.”
Sarà interessante non solo sapere di quali servizi si tratta, quanti soldi il Consorzio ha perso e se le cifre sono contabilizzate in bilancio. Ma è necessario anche sapere di chi sono le responsabilità di questa crisi finanziaria. Rimane il fatto che un ente che ha un bilancio annuo di due milioni di euro, che ha decine di persone in organico, una pletora di “consulenti”, un SUV nuovo fiammante di rappresentanza per Direzione e Presidenza, che non manca mai di partecipare a tutte le passerelle nazionali e internazionali, non riesce a trovare i soldi per pulire proprio le Aree della Riserva più sensibili e più visitate.
E anche se fosse vero, il direttore se ne ricorda l’11 luglio!
È questa la data in cui iniziano i lavori per la fruizione estiva? Undici luglio 2016, stessa data in cui la spiaggia di Pennagrossa data in concessione demaniale al Consorzio e insignita dalla “FEE” della prestigiosa “bandiera blu” è ancora priva di qualsiasi servizio.
Un danno economico e di immagine incalcolabile non solo per il Comune di Carovigno ma anche per la Puglia e per lo Stato italiano, visto che la spiaggia in questione è insita nella zona C di una Riserva Marina dello Stato.
Anche questa volta il direttore ci dirà che è questione di soldi oppure prenderà atto di non essere stato capace di rispettare e mantenere gli impegni presi nella fase di richiesta del riconoscimento?
Davanti a tanta incompetenza e incapacità chiediamo le immediate dimissioni dell’evanescente Presidente, Sig. Vincenzo Epifani, il licenziamento del direttore della Riserva e la quantificazione di eventuali danni causati alla RNS nonché il commissariamento immediato della Riserva di Torre Guaceto.
Massimo Lanzillotti
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