Considerando i problemi che il Sindaco Renna ha con riferimento al Calvario, ho ritenuto di ricordare un passaggio della Bibbia (Luca, 23-33.46) collegato con il predetto luogo: “Gesù diceva: «Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno»”.
Ma vi è un altro passaggio altrettanto importante: “”Padre, perdonalo, perché non sa quel che dice”. Non so come andrà finire il problema dell’affidamento fatto dal Sindaco per sistemare il Calvario e mai pagato alla ditta, per cui vedremo la clemenza che avrà il nostro Parroco, ma mi chiedo: il Ministero degli Interni sarà altrettanto clemente? Di certo il Sindaco non sa cosa fa e non è consapevole di ciò che dice.
E’ disarmante leggere i comunicati che qualcuno scrive a Renna: contengono la confessione documentate della bontà di quanto io denuncio e dell’ignoranza ed incapacità tecnica del Sindaco e di chi scrive i suoi comunicati.
Il Sindaco confessa quindi di aver bloccato l’utilizzo del centro “Crescere insieme” per mancanza di fondi. Nulla di più falso e pericoloso ai fini di una eventuale richiesta di restituzione del contributo da parte del Ministero: non è una motivazione che può giustificare simile decisione. A parte il fatto che si trattava di spesa obbligatoria, il 2016 si chiuderà con un avanzo di amministrazione che, tolti i fondi vincolati, avrebbe consentito l’avvio della gestione del Centro per minori. Non parliamo poi del 2015 rispetto al quale era necessario coprire solo due o tre mensilità di funzionamento del Centro (a fronte di €.140.000,00 spese per manifestazioni). Non appena in possesso della documentazione contabile invierò al Ministero competente l’articolo di Renna, il riscontro contabile da cui si evince che vi erano le somme e nuovamente copia della delibera illegittima di revoca del bando di gara, adottata dalla Giunta addirittura senza il parere del responsabile del servizio finanziario (il masochismo è di casa)!
Il Sindaco evidenzia poi i problemi sulla rendicontazione sollevati dal Ministero: solo gli ebeti pensano che sia un problema avere ancora in carico somme non spese su un finanziamento pubblico. I soldi cui fa riferimento il Ministero e dei quali chiede conto si trovano tutti nelle casse del Comune o sono stati spesi e possono essere rendicontati e/o restituiti. Per spiegare a Renna come funziona faccio un esempio recente gestito dalla attuale amministrazione: rendicontazione del progetto di efficientamento energetico della pubblica illuminazione e dell’edificio comunale. L’Ente non ha speso tutte le somme erogate, deve restituire quindi al Ministero (a tutt’oggi non lo ha fatto) circa €.215.000,00 (per omaggiare Delle Donne e Resta, le somme previste nel quadro economico per direzione lavori ed altri servizi tecnici previste per affidamenti esterni non sono state utilizzate per intero). Non solo: il Ministero sull’edificio comunale ha ritenuto di non riconoscere e quindi ammettere a rendicontazione spesa già sostenuta dal Comune per circa €.30.000,00 (hanno pagato somme non dovute): quando il Sindaco scrive della incapacità di “rendicontare anche i piccoli progetti” pensava a tale ipotesi? Occorrerà infatti riconoscere il debito fuori bilancio (primo danno), pagare la spesa con fondi del Comune e restituire al Ministero €.215.000,00 sino ad oggi salvagente per la cassa del Comune ma domani problema da affrontare. Sono questi i problemi da risolvere, non la richiesta di chiarimento su Crescere Insieme!!!
Renna, finiscila poi, stante la ormai proverbiale tua codardia, di sbandierare problemi economici ereditati dalla mia Amministrazione per debiti fuori bilancio che hanno inciso sulla capacità di spesa della tua amministrazione per coprire altrui inadeguatezze: non ti crede più nessuno. Il debito fuori bilancio del pronto soccorso estivo 2016 e quello al cimitero per Ad Maiora (da settembre 2015 a novembre 2015) chi li ha creati? Ma prendiamo tre debiti economicamente più consistenti:
1) Debito fuori bilancio Edison per €.405.000,00 circa. La Giunta Renna non ha dato mandato al legale per proporre opposizione a decreto ingiuntivo, pur non essendo dovute le somme, perché Delle Donne non ha trovato in tempo utile i documenti: che vergogna, bastava fare un clic sul computer per trovare ogni risposta, nel 2014 la mia amministrazione aveva contestato il credito in maniera formale! Decreto ingiuntivo definitivo, si è stati costretti a pagare, ma per farlo sono state utilizzate le somme accantonate nel bilancio 2014 (amministrazione Rizzo), erano residui, nulla è stato posto a carico del bilancio 2015 (amministrazione Renna) !!
2) Zona Pip sentenza Miglietta (€.950.000,00): a parte il rilievo che il debito in questione, come quello di €.70.000,00 circa di altra sentenza sempre della zona Pip, è stato ereditato dalla Giunta Rollo, lo stesso è stato pagato grazie alla virtuosa mia gestione del bilancio. Nel 2014 ho lasciato un avanzo (quindi una specie di tesoretto) da destinare ad investimenti per poco meno di €.900.000,00 utilizzate per pagare il debito lasciato dagli stessi compagni di partito e giunta di Renna. Renna non ha tolto un solo euro dai bilanci 2015 e 2016 per pagare il predetto debito;
3) Monteco: €.116.688,18. Si tratta del regalo che ti ha lasciato Pino Romano: è del 2004 infatti la delibera sul Lodo Monteco. I soldi erano accantonati da tempo in bilancio, non si è dovuto togliere un solo euro dai bilanci Renna per la competenza 2015 e 2016.
Regna incompetenza, falsità e non vi è pudore e senso del ridicolo. Delle due l’una: Renna ha approvato i debiti fuori bilancio in consiglio comunale e non ha capito ciò che ha fatto, con quali importi sono stati pagati; Renna dichiara il falso pur sapendolo
Per quanto riguarda poi i residui attivi (non sono debiti ma mancata riscossione di entrate): sino a maggio 2015 si può dare la colpa a Fiscalità Locale Srl per non aver avviato fermi amministrativi o pignoramenti in danno dei cittadini per riscuotere i crediti del Comune, da giugno 2015 ad oggi è Renna responsabile per la inattività ed errori, anzi della scientifica volontà di far prescrivere partite creditorie.
In realtà il dramma è un altro: Renna, se avesse una coscienza ed un minimo di morale, avvertirebbe il peso del danno arrecato a tante aziende e famiglie abusando non solo del suo ruolo ma anche della fiducia, malriposta, che qualcuno ha avuto in lui. Mi riferisco a chi ha montato le luminarie nel 2015 (estate e natale), alla ditta della pubblica illuminazione che vanta un credito per €.130.000,00, agli artisti di strada che hanno lavorato a Natale 2015, a chi ha fatto i lavori al Calvario, forse alla stessa Pro- Loco, e potrei continuare ancora in un lungo elenco: hanno svolto attività senza impegno di spesa, ma con l’impegno che poi il Comune avrebbe pagato. Anche i muri sanno che i soldi che l’Enel non ha più versato per sponsorizzazione in estate servivano a pagare i debiti che personalmente aveva assunto Renna ma che dovevano essere pagati dal Comune. Enel non ha più versato e quindi nessuno ha più ricevuto le somme. Questi fatti sono stati denunciati pubblicamente sui giornali, vi sono agli atti del Comune le diffide di pagamento: fatti non parole.
Ormai posso anche non scrivere più nulla: l’intero Paese ha preso coscienza della incapacità, della inadeguatezza, della incompetenza, e della dannosità di questa Amministrazione e soprattutto del Sindaco. Purtroppo il CNA di Brindisi e tanti soci avevano toccato con mano la “capacità gestionale” e la visione personalistica di Renna, oggi ne hanno preso contezza i nostri concittadini e l’intera provincia che spesso ride di noi!
Avv. Pasquale Rizzo
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