L’Amministrazione comunale di San Michele Salentino, su sollecitazione della Cooperativa Sociale Se Puede, comunica che il salone dello stabile di via della Repubblica, bene confiscato alla criminalità e restituito alla comunità, sarà intitolato alla memoria di Michele Lerna.
La cerimonia si terrà giovedì 12 dicembre alle ore 18.00, alla presenza delle autorità civili, militari e religiose del territorio, e sarà un momento di partecipazione aperto a tutta la cittadinanza.
All’iniziativa interverrà anche Toni Mira, giornalista di Avvenire ed esperto di sistemi mafiosi. Il suo contributo offrirà una lettura approfondita su come le mafie, nel corso dei decenni, abbiano esteso il loro raggio d’azione dal Sud al Nord del Paese, infiltrando settori economici e sociali e modificando profondamente gli equilibri dei territori. A dialogare con Mira ci sarà Leonardo Palmisano, docente di Sociologia della devianza all’Università di Foggia, editorialista del Corriere del Mezzogiorno, presidente di Radici Future Produzioni, direttore artistico di Legalltria e cofondatore di Piazze Connection.
Michele Lerna è inserito nell’elenco delle vittime innocenti della mafia. La sua storia ricorda un periodo in cui la nostra provincia era sotto la pressione della Sacra Corona Unita.
Tutto accadde la notte del 5 marzo 1997. Dopo una lunga giornata di lavoro, Michele riposava in casa con sua moglie e uno dei suoi tre figli, Francesco, appena ventenne. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, intorno alle quattro del mattino cinque uomini armati fecero irruzione nell’abitazione. Silenziosi, si diressero verso la stanza di Francesco e lo svegliarono, afferrandolo con forza e costringendolo a indicare dove Michele teneva nascosti i soldi, mentre il padre dormiva ignaro accanto alla moglie.
I rumori provenienti dal soggiorno spezzarono il silenzio. Michele si svegliò di colpo e, intuendo immediatamente che la sua famiglia era in pericolo, avvertì la moglie di restare chiusa in camera, afferrò il fucile da caccia regolarmente detenuto e si mosse verso il soggiorno, dove trovò il commando e suo figlio ostaggio.
Con un gesto istintivo, alzò l’arma e sparò due colpi verso il soffitto, nella speranza di intimidire i rapinatori e proteggere la sua famiglia. La reazione dei malviventi fu brutale e immediata: Michele fu colpito da almeno sei o sette proiettili, alcuni alla testa, e morì sul colpo, nel tentativo estremo di difendere chi amava. Aveva 59 anni.
A lungo le indagini non riuscirono a identificare con certezza gli autori materiali della rapina. Fu solo grazie alla decisione di Vito Di Emidio di collaborare con la giustizia che si registrò una svolta, determinando riscontri anche su altri episodi di cronaca nera che avevano insanguinato il Salento tra il 1986 e il 2001.
“Ricordare Michele Lerna significa trasformare la memoria in impegno concreto – sottolinea il sindaco Giovanni Allegrini –. Un luogo che era nelle mani della criminalità è diventato presidio di legalità, partecipazione e cittadinanza attiva. Qui dobbiamo coltivare anche la memoria delle vittime innocenti, che ci guida nel costruire una comunità più giusta e solidale. Questa intitolazione – continua – rappresenta il proseguimento di un percorso intenso che l’Amministrazione comunale sta portando avanti per promuovere il valore della legalità, sensibilizzare la popolazione sul rispetto delle leggi e rafforzare la convivenza civile. Lo stabile di via della Repubblica è diventato un hub di iniziative dedicate all’educazione alla legalità, uno spazio di incontro, crescita e approfondimento su tematiche civiche fondamentali per la comunità.”
Nel solco di questo impegno si inserisce anche Cross Road, progetto di educazione civica e contrasto alle nuove forme di illegalità realizzato dalla Cooperativa Sociale Se Puede con il sostegno del Consiglio regionale della Puglia nell’ambito dell’Avviso pubblico “Consiglio Aperto” 2025. Cross Road coinvolge scuole, associazioni, giovani e cittadini in percorsi partecipativi, laboratori e campagne di sensibilizzazione, costruendo una rete territoriale capace di generare consapevolezza, prevenzione e responsabilità condivisa, a partire proprio dai beni confiscati come luoghi di rinascita sociale.
Il nome di Michele Lerna viene pronunciato ogni anno nella Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie organizzata dall’associazione Libera. Vittima innocente anche lui di una violenza inaudita e crudele, Michele ha visto spezzarsi la vita, i sogni e le speranze.
Ufficio Comunicazione Istituzionale
Comune di San Michele Salentino
