“Livelli occupazionali della Società in house S.Teresa: dichiarazione stato di agitazione.-Denuncia di sospensione dell’erogazione dei servizi essenziali di competenza provinciale”. E’ questo l’oggetto di una lettera aperta denuncia inviata da CGIL, CISL, UIL, UGL, COBAS e CONFSAL al Ministro della Funzione Pubblica, al Presidente della Regione Puglia, al Presidente della Provincia di Brindisi e, p.c., al Prefetto della Provincia di Brindisi
Questo il testo del documento:
Le scriventi OO.SS. denunciano il colpevole ritardo accumulato nel processo di riordino delle Province, che a tutt’oggi, 29 giugno 2016, a Brindisi mette a rischio occupazionale tutti i lavoratori della società in house “S.Teresa”.Nonostante i sacrifici economici affrontati dai lavoratori in questi mesi accettando l’attivazione del contratto di solidarietà, i diversi livelli istituzionali competenti del riordino hanno finora disatteso ogni impegno, non garantendo la necessaria copertura finanziaria per consentire il proseguio di tutte le attività.
Nel ringraziare il Sig.Prefetto di Brindisi, Dott.A.Varde’, per l’impegno profuso per addivenire a una soluzione della vertenza, le OO.SS. stigmatizzano invece la gravità dell’assenza di ogni rappresentante politico nell’incontro odierno.
Considerata la scadenza dei contratti in essere tra la Provincia di Brindisi e la società S.Teresa a far data dal 30 giugno 2016, le scriventi dichiarano l’apertura dello stato di agitazione in attesa di riscontri urgenti che consentano di risolvere la drammatica situazione economica e sociale che sta assumendo, in queste ore, preoccupanti risvolti in termini di tutela dell’ordine pubblico e di eventuali atti che possano mettere a rischio l’incolumità personale.
CGIL CISL UIL UGL COBAS CONFSAL
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