Il potere della scrittura e della narrazione, come strumento di trasformazione e riflessione sul territorio, sarà al centro dell’evento di venerdì 8 novembre presso il Mediaporto di Brindisi.
L’incontro, che inaugura un ciclo di appuntamenti della rinnovata biblioteca “Tu sei una terra che nessuno ha mai detto” – progetto nato dalla collaborazione tra Regione Puglia, Polo BiblioMuseale di Brindisi, Provincia di Brindisi, Puglia Culture e Santa Teresa spa – celebra l’importanza della narrazione come mezzo per conoscere e immaginare il futuro del nostro territorio.
A fare da colonna sonora alla serata, un’atmosfera speciale scandita dalla musica del DJ Zorlak, noto per il suo stile unico nel mescolare e “screcciare” generi, creando un clima di incanto. Dodici autori, tra i quali diversi scrittori che hanno raccontato Brindisi attraverso le loro opere, daranno vita a un momento di riflessione collettiva sulla scrittura e la sua capacità di far emergere l’identità e il potenziale di una comunità.
Il parterre di scrittrici e scrittori del primo movimento è già di tutto rispetto: Ennio Ciotta, Francesca Danese, Ida de Giorgio, Marco Greco, Nicola Ingrosso, Giuseppe Marchionna, Giovanni Membola, Carmen Nolasco, Lucia Oliva, Elio Paoloni, Cosimo Posi, Mimmo Tardio.
Tra gli autori presenti, due hanno pubblicato sotto l’etichetta Brundisium.net, testimonianza dell’impegno della nostra piattaforma editoriale nell’arricchire la cultura locale e nello stimolare la riflessione sul passato e sul presente di Brindisi.
Il primo libro, “Radio Brindisi on Air. Da Mamma Rai alle radio libere” di Marco Greco e Domenico Saponaro, racconta l’importanza delle radio libere per la città di Brindisi negli anni Settanta. Attraverso interviste e documenti d’archivio, gli autori esplorano il ruolo centrale che le emittenti radiofoniche hanno avuto nella diffusione delle idee e nell’evoluzione della società brindisina. La prefazione è curata da Antonio Celeste, mentre la postfazione è firmata da Mino Taveri, due figure di rilievo nel panorama della comunicazione.
Il secondo volume, “Mestieri e attività storiche di Brindisi” di Giovanni Membola, rappresenta un omaggio alla storia locale. Il libro raccoglie storie di imprese commerciali e artigiane brindisine, illustrando come il lavoro e l’ingegno degli abitanti abbiano contribuito a forgiare l’identità della città. Membola descrive il valore intrinseco dei mestieri storici e il loro impatto nella costruzione dell’identità collettiva, invitando i lettori a riscoprire le radici di Brindisi e a valorizzare il patrimonio culturale della comunità.
L’incontro dell’8 novembre non sarà solo un’occasione per celebrare la scrittura, ma anche per avviare una riflessione attuale sul futuro della città e del territorio brindisino. L’evento intende esplorare come la narrazione dei nostri luoghi possa influire sulla percezione e sullo sviluppo di Brindisi, ponendo domande fondamentali: come ci vediamo? come ci raccontiamo? come immaginiamo il nostro futuro?
Come afferma Mimmo Tardio, uno degli ideatori dell’evento insieme a Ennio Ciotta e Luigi D’Elia, “la scrittura può diventare un bene sociale, uno strumento per raccontare il nostro territorio e contribuire alla costruzione di una narrazione che ci aiuti a vedere meglio noi stessi e il nostro futuro.”
Attraverso le parole di Tardio e degli altri autori, si avverte il desiderio di fare della scrittura un mezzo non solo per preservare la memoria, ma per generare nuove prospettive. “La narrazione di Brindisi,” conclude Tardio, “può essere una risorsa preziosa per ispirare e guidare la comunità, dalle generazioni adulte a quelle più giovani.”
Un appuntamento, dunque, da non perdere, che rappresenta solo l’inizio di un dialogo aperto e necessario tra la città e chi, con passione, ne racconta l’anima e le storie.
No Comments