I Carabinieri della Compagnia di Francavilla Fontana hanno raccolto decisivi elementi per la ricostruzione dell’episodio e l’identificazione dell’indagato, ricavabili dalle immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza presenti in zona. Anche la conoscenza del territorio e soprattutto delle persone di interesse operativo da parte dei Carabinieri si è rivelata determinante per una lettura in chiave investigativa dell’evento.
Le telecamere hanno cristallizzato il fatto addebitato, mentre si stava svolgendo e hanno documentato l’arrivo degli attentatori e la loro fuga successiva. Il fatto è stato commesso da tre persone, in evidente collegamento tra di loro con l’ausilio di due autovetture. Il concorso dei tre nell’attentato implica evidentemente anche il concorso nel porto del fucile a canne mozze utilizzato.
Una serie di elementi tra i quali l’autovettura e la targa convergono pertanto nell’individuare il Chionna quale uno dei presunti autori del fatto criminoso. L’indagato ha la disponibilità dell’autovettura Bmw di analogo modello a quello ripreso dalle telecamere di videosorveglianza, che anche se è intestata alla madre è a lui in uso e un fermo immagine ne ha cristallizzato alcuni elementi peculiari. Altro elemento è rappresentato dall’andatura, dal passo dell’indagato, caratteristica particolarmente individualizzante.
Il grave fatto è un agguato di avvertimento, che potrebbe preludere ad ulteriori più nefasti sviluppi. Il Chionna, che annovera gravi precedenti per delitti contro il patrimonio e per stupefacenti, si trova ristretto nella Casa Circondariale di Brindisi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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