“Punti di convergenza e ponti di dialogo tra Islam e Cristianesimo”. Questo il tema di notevole suggestione e interesse del convegno organizzato presso il Salone del Museo provinciale “Ribezzo” di Brindisi dal Serra Club Brindisi, dall’Associazione “Maria Cristina di Savoia”, dall’Ordine del Santo Sepolcro e dall’Istituto superiore di Scienze Religiose di Brindisi. A relazionare, il prof. Bartolomeo Pirone, docente dell’Università Pontificia Lateranense di Roma e “L’Orientale” di Napoli. Il prof. Pirone ha colto l’attenzione dei numerosi partecipanti parlando, con dovizia di particolari e con una palese conoscenza del mondo arabo e islamico, delle divergenze e delle convergenze delle religioni cristiana e musulmana. E l’interesse dell’argomento e la bontà dell’esposizione sono stati confermati dal fuoco di fila di domande e spunti che tutti i presenti hanno voluto rivolgere al relatore. Il perché delle guerre religiose promosse dal mondo islamico, come l’Islam considera Dio e come lo considera il Cristianesimo, la figura di Maria Vergine e con essa il mistero del Concepimento di Gesù, e così via, passando anche per la salvezza eterna vista dalle due religioni, l’iconografia e l’arte islamica.
Ha chiuso i lavori del convegno S.E., Mons. Domenico Caliandro, Arcivescovo della Diocesi di Brindisi e Ostuni, il quale ha sottolineato soprattutto la differenza tra Cristianesimo e Islam. Il primo contempla in primis la Santissima Trinità, con Dio, Gesù e lo Spirito Santo, in un’unione che è alla base del credo cristiano, della nostra famiglia. La Religione Musulmana vede Dio al di sopra di ogni cosa , coliche comanda, riflettendo questa situazione nella loro società, a partire dalla famiglia. In sostanza, massimo rispetto per l’Islam, per la sua storia, per il suo popolo e la sua religione. Ma, i Cristiani restano Cristiani, senza contaminazioni di sorta. Così come i Musulmani restano tali. “E per loro – ha aggiunto il prof. Pirone – resta impossibile la conversione al Cristianesimo, poiché considerano la loro religione la perfezione assoluta. Da qui il loro fondamentalismo, che va compreso, ma non giustificato in alcuna maniera”.
Con questo incontro, il Serra Club Brindisi ha inteso cementare ancor di più la collaborazione fattiva con le altre due associazioni vicine all’Arcidiocesi, la “Maria Cristina di Savoia” e “L’Ordine del Santo Sepolcro”. Una sinergia auspicata dal neo governatore del Serra por Puglia e Basilicata, Angelo Pomes, presente al convegno, e che si intende replicare in altre realtà del Distretto.
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