Ha preso il via oggi pomeriggio a Carovigno, presso il “Riva Marina Resort” la Seconda Settimana Teologica dell’Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni, voluta dall’arcivescovo mons. Domenico Caliandro ed organizzata dall’Ufficio per la pastorale organica.
Come già lo scorso anno, da oggi fino a giovedì a tenere le relazioni sarà mons. Marcello Brunini, mentre venerdì con le relazioni dei gruppi di studio e quella conclusiva di mons. Brunini, sarà l’arcivescovo a trarre le somme di questo momento di approfondimento ed aggiornamento degli operatori pastorali e dell’intero popolo diocesano.
Il tema su cui la diocesi è chiamata a riflettere è quello dell’anno pastorale 2014/2015: “La Parrocchia, comunità di discepoli capaci di relazioni nuove” ed oggi, mons. Brunini, come tema della suo primo intervento ha proposto: “Chi è la Chiesa? È comunione: Pietro insieme a Giovanni”. Ha scelto per introdurre il discorso due brani del nuovo testamento: Atti 3, 1-10 e Giovanni 17, 20-21.
«Chi è la Chiesa? La Chiesa non è anzitutto un «che cosa», ma un «chi». L’essenza di essa va ricercata nella linea della «personalità». Afferma il Vaticano II: «La Chiesa intera appare come “il popolo radunato nell’unità del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo”» (Lumen gentium n. 4). La Chiesa è l’epifania di una reciprocità agapica tra gli uomini e la Trinità Santa; una reciprocità nell’amore e nell’unità che la Bibbia chiama alleanza. Vivendo nell’ambiente dell’amore e dell’unità divina, i discepoli si scoprono in unità reale anche tra di loro, scoprono di essere dono di alleanza l’uno per l’altro», ha esordito mons. Brunini, quindi ha proseguito: «La missione della Chiesa consiste, allora, nel rivelare agli uomini il loro originario “essere dono” e ricomporre quell’unità nativa che hanno perduto con il peccato. Unità più grande di quella data all’inizio. All’origine c’era l’unità degli uomini, adesso c’è l’unità degli uomini in Dio: Padre, Figlio, Spirito. A ragione il Vaticano II dichiara che la Chiesa «è, in Cristo come sacramento, cioè segno e strumento dell’intima unione con Dio e dell’unità di tutto il genere umano» (Lumen gentium n. 1)». Quindi ha proposto: «In questi giorni vogliamo tentare di approfondire “Chi è la Chiesa?” attraverso quattro parole: comunione – fraternità – corresponsabilità – solidarietà».
Questa sera si è partiti dunque dalla Chiesa che è “comunione”, guardando al Dio Trinità, quindi si è riflettuto sull’Eucaristia quale luogo dove di realizza e si impara la reciprocità agapica. E subito dopo i gruppi di stucio hanno riflettuto seguendo tre interrogativi: «La mia vita di fede è fondata sul Dio Trinità, oppure è un riferimento quasi dimenticato?»; quindi: «Riesco a sentire strettamente legati il Dio Trinità e la mia comunità cristiana, seppur piccola e povera?»; ed infine: «Come la mia comunità può crescere in attrazione, diminuzione, danza, estasi?»
Domani i lavori della Settimana Teologica proseguiranno su: «Chi è la Chiesa? È fraternità: “Guarda verso di ‘noi’”.
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