Parziali: 22-23, 43-36, 64-52, 86-65
Umana Reyer Venezia: Haynes 4, Hagins 10, Ejim 9, Peric 21, Stone 4, Tonut 12, Taddeo, Filloy 9, Ress, Batista 4, Viggiano 7, Mcgee 6. Coach: De Raffaele.
Enel New Basket Brindisi: Scott 8, Carter 20, Goss 14, Cardillo, Moore 4, Invidia, Donzelli, M’Baye 12, Samuels 4, Joseph 3, Sgobba, Spanghero. Coach: Sacchetti
Arbitri: Lo Guzzo, Weidmann, Quarta
O la va o la spacca. Ultima spiaggia. La gara della vita. Vincere o morire. Il destino nelle proprie mani. Tante frasi sono state utilizzate per presentare la partita tra Reyer Venezia e New Basket Brindisi.
La verità è che Brindisi doveva fare mezzo miracolo e vincere in casa della seconda in classifica per garantirsi l’accesso ai playoff.
Purtroppo il miracolo non arriva e la stagione va in archivio come una delle più deludenti in assoluto, soprattutto in considerazione del grande talento di tanti uomini del roster che Giuliani e la società presieduta da Marino hanno messo a disposizione di Sacchetti.
Purtroppo è andata così. Venezia è la gara che segna il mancato raggiungimento dell’obiettivo playoff ma non è la sconfitta di Venezia quella più per il mancato raggiungimento dell’obiettivo playoff.
Troppe le occasioni sprecate, in casa e fuori. Troppi gli atleti in procinto di far sbocciare tutto il proprio talento ma che, alla fine, sono rimasti inespressi.
Ed inespressa è pure la squadra, che non ha mai trovato una vera e propria fisionomia, dove il mix tra gioventù ed esperienza, italiani e stranieri non ha prodotto i risultati sperati, dove la carota di Sacchetti si è dimostrata una gestione non al passo delle altissime aspettative riposte nei suoi confronti.
Contro Venezia che non schiera Bramos ed Ortner (ma rispetto a Sassari ritrova Batista e Mcgee), Brindisi parte con il doppio play Moore-Goss con Scott, M’Baye e Carter.
L’avvio biancazzurro è buono. La grande determinazione porta Brindisi sul 4-6, poi due triple consecutive di Peric fanno volare i padroni di casa che toccano il +6 (14-8 e poi 16-10). L’Enel non demorde ed approfittando delle veloci rotazioni di De Raffaele si tiene a ruota per poi assestare il pareggio grazie a due bombe consecutive di M’Baye e Goss (18-18 a 2’00”). Sacchetti manda in campo Joseph e Samuels e Brindisi passa in vantaggio con un tiro libero di Samuels ed allunga con una spettacolare penetrazione di Nic Moore (22-23). Accorcia Batista per il 22-23 del primo periodo.
L’Umana Reyer, regista e tira fuori carattere e grande difesa in avvio di secondo quarto. I lagunari allungano a +3 (26-23 e poi 28-25) ma l’Enel non si abbatte e con Carter, Joseph e M’Baye opera il break di 7-0 che vale il 32-28.
Dopo il timeout di De Raffaele, Peric e Haynes invertono l’inerzia del match (35-32). Goss riduce le distanze ma Brindisi si addormenta ed Ejim e Viggiano non perdonano riuscendo a costruire un 13-2 in meno di 5’ (41-34). Nel finale di tempo Scott tenta di scuotere i suoi ma un fallo antisportivo comminato a Phil Goss consente a Venezia di allungare e le squadre vanno all’intervallo lungo sul 43-36. Per Brindisi, però, c’è una tegola in più, con Nic Moore, condotto all’ospedale per problemi ad una spalla.
La ripresa inizia a ritmo lento con 4 punti a testa in tre minuti. Venezia, con Peric sugli scudi va a +9 (49-40) ma M’Baye (gioco da tre) e Carter riportano sotto gli ospiti (51-47) suggerendo a De Raffaele di chiamare time-out.
L’Umana Reyer, nonostante un ottimo Peric, spende il bonus a 4′ dal termine del periodo (con Ejim già gravato del quarto fallo) e Samuels dalla lunetta accorcia 55-50. Brindisi ha la possibilità di ridurre ulteriormente ma due errori dalla lunetta di Samuels ed un attacco sprecato da Spanghero gridano vendetta e Filloy colpisce da tre per il +8 veneto.
E’ ancora Scott a tentare di accendere la miccia ma Brindisi cede nel finale e con un’ingenuità pazzesca regala quattro punti pesantissimi a Filloy per il 64-50 di fine terzo periodo
Negli ultimi 10’ ti attendi la reazione di Brindisi ma i biancazzurri si intestardiscono a cercare la conclusione veloce e Venezia ha gioco facile nell’aumentare il divario (68-52 ad 8′ dal termine).
Il divario cresce fino al -19 (75-56). Negli ultimi 5 minuti le bombe di Goss e Carter accendono le ultime flebili speranze ma Venezia non regala nulla e sale a +20.
Le ultime fasi si giocano per inerzia con i giocatori biancazzurri sempre più in difficoltà. E’ Sacchetti a gettare la spugna facendo entrare Sgobba al posto di M’Baye. Finisce 86-65.
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