September 3, 2025

All’alba la musica ha un sapore diverso: è respiro che accompagna il giorno che nasce, dialogo intimo tra luce e silenzio. In questo spazio sospeso si colloca “Under the Sea”, il concerto di Arturo Stàlteri, pianista e compositore di rara sensibilità, in programma sabato 6 settembre alle ore 5.30 al Porticciolo turistico “Marina di Brindisi”, per il secondo appuntamento della rassegna “Piano B”. Il progetto porta il pianoforte nei luoghi simbolo della città, quelli che raccontano la sua storia e il suo legame indissolubile con il mare. Dopo l’omaggio di Gilda Buttà a Ennio Morricone, il sipario si apre ora sul concerto all’alba di Stàlteri, una delle voci più originali della musica italiana contemporanea.

Il concerto, a ingresso libero, è organizzato da Adriatic Music Culture di Roberto Caroppo e da Poseidhome – La Casa del Mare di Mino Donativo, con il sostegno della Fondazione Nuovo Teatro Verdi e del Comune di Brindisi, la collaborazione di Marina di Brindisi e Santa Spazio Culturale, e con Enel come sponsor ufficiale. L’iniziativa è stata fortemente sostenuta dal sindaco di Brindisi, Giuseppe Marchionna, che ha inteso legarla ai festeggiamenti in onore dei santi patroni quale occasione di incontro tra tradizione, comunità e musica.

Suonare all’alba, con il Castello Alfonsino sullo sfondo e il mare che accompagna con il suo movimento costante, richiede equilibrio e misura. Arturo Stàlteri affronta questa sfida con la solidità di un artista che ha attraversato linguaggi diversi: dalla musica classica al rock progressivo, dal minimalismo all’elettronica.

Storico conduttore di Rai Radio 3, voce familiare agli ascoltatori delle prime ore del mattino con programmi come “Il concerto del mattino” e “Prima di cominciare”, Stàlteri è un artista che ha fatto della contaminazione un linguaggio. La sua formazione affonda le radici in Bach ma si è nutrita di ascolti che vanno dai Genesis ai Rolling Stones, senza mai rinunciare alla curiosità verso i nuovi orizzonti sonori. Da decenni è tra i protagonisti della musica di ricerca in Italia, con una discografia ampia che alterna lavori di composizione, trascrizioni e progetti ispirati alla letteratura. Memorabile la sua attenzione per l’universo di Tolkien, esplorato in tempi non sospetti, quando ancora la saga non aveva raggiunto il grande pubblico cinematografico.

Il suo ultimo incontro con Brindisi risale allo scorso anno, ospite della rassegna “On the wings of sound”: in quell’occasione presentò “Dodecagon”, un album che raccoglie dodici brani di Philip Glass rivisitati e approvati dallo stesso compositore americano, figura di riferimento del minimalismo. Stàlteri è tornato più volte su Glass e sulle atmosfere rarefatte della sua musica ma non ha mai smesso di spaziare. A Brindisi, sulle rive del porto medio, traccerà le rotte di un viaggio tra composizioni proprie e pagine del repertorio classico e contemporaneo, in un dialogo continuo tra tradizione e invenzione. La sua cifra è quella di un pianismo elegante, narrativo, che non teme di aprirsi al racconto, alla suggestione, alla contaminazione.

«Sono cresciuto con l’idea che la musica sia un mare immenso, senza confini», ama ripetere l’artista. Il 6 settembre questa visione diventerà corpo e orizzonte: il mare davanti, la città alle spalle, la luce che lentamente filtra sull’acqua e un pianoforte che diventa strumento di esplorazione e di ascolto collettivo. Un appuntamento che unisce il respiro internazionale della musica con l’intimità di un’esperienza unica: quella di scoprire, insieme, come suona l’alba.

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