May 8, 2025

giuseppe-vetrugno

Riteniamo doveroso intervenire sulla spiacevole circostanza che ha interessato nei giorni scorsi la nostra storica associata Vetrugno Ambiente, che da diversi lustri si occupa di servizi industriali di carattere ambientale.

 
 
Il nostro è diventato, fra l’altro, anche il Paese delle discariche a cielo aperto, dove manine anonime – come quella vile che ha redatto, diffondendolo urbi et orbi, un volantino infamante e gravemente lesivo dell’immagine di un nostro associato – trasformano angoli paradisiaci di territorio in veri e propri “siti inquinati”.

 

Ebbene, è davvero singolare che in un Paese come questo – ormai mortificato dal degrado di persone e cose – si debba addirittura istigare la cittadinanza ad insorgere contro un imprenditore che decide di chiedere l’autorizzazione a realizzare un impianto per lo stoccaggio di rifiuti di varia tipologia nella zona industriale di San Pancrazio S.no.

 

Con tutte le carte in regola, come è abituato a fare da sempre Giuseppe Vetrugno, Amministratore unico della Società Vetrugno Ambiente srl – che opera da 40 anni nel rispetto di leggi e regolamenti – presentando le necessarie istanze agli Enti competenti a rilasciare i prescritti “nulla osta”, ha ritenuto di fornire un contributo tangibile alla salvaguardia dell’ambiente, con una proposta meritevole di ben altra considerazione.

 

Giuseppe Vetrugno chiede, infatti, il benestare della pubblica Autorità per installare una piattaforma adibita allo stoccaggio di tutti quei rifiuti [a titolo esemplificativo: stampanti, computer, televisori, cartucce toner, cellulari, elettrodomestici, batterie, contenitori di vernici e anticrittogamici, etc.] con i quali ignoti irresponsabili sommergono strade e campagne, usando violenza sul territorio che altri – invece – vorrebbero proteggere con i fatti.

 

Siamo assolutamente certi che le Pubbliche Amministrazioni preferiranno, nella valutazione dell’iter autorizzativo, stare – come si suole dire con una metafora significativa – dalla parte degli pompieri, piuttosto che da quella degli incendiari.

 

COMUNICATO STAMPA CONFINDUSTRIA BRINDISI
A FIRMA DI  Giuseppe Marinò

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