La storia si ripete: pronto il cavallo di Troia per Brindisi!
Associazioni locali di Brindisi e sezioni di Associazioni nazionali da mesi si oppongono alla possibilità che la TAP venga spostata a Brindisi.
Perchè?
Perchè questa proposta viene considerata inopportuna per vari motivi:
1) È in continuità con un modello di sviluppo che offre il territorio brindisino ad insediamenti invasivi;
2) Contrario alla necessità della città di Brindisi di riappropriarsi del proprio destino.
A questo territorio è stato imposto tutto dall’alto senza rispetto alcuno per le vocazioni naturali: agricoltura, turismo ed un’attività portuale che prediligesse il traffico passeggeri nonchè il commercio di quei beni prodotti sul territorio, agroalimentari ed artigianali.
Si pensava che il problema fosse stato finalmente superato, nonostante le continue provocazioni, con il voto negativo all’UNANIMITÀ del Consiglio Comunale di Brindisi. Invece tutto ricomincia con un bel cavallo di Troia che consente dall’interno l’ingresso alla TAP e a tutti coloro che supportano questo progetto – ben inteso – purchè lo stesso non passi per casa loro. Ecco, dunque, pronta la soluzione: far passare il gasdotto TAP a Brindisi, come tutti gli insediamenti che altri territori non vogliono.Tutto ciò che è impattante per altri territori, per Brindisi è una manna dal Cielo.
Come se ciò non bastasse, qualcuno sostiene che solo in pochi avrebbero protestato per questa proposta, lasciando intravedere, quindi, un atteggiamento possibilista.
Noi abbiamo letto cose diverse.
Quando, Brindisi, smetterà di farsi del male? Tutti si affannano a ripetere che è giusto ascoltare le popolazioni interessate, ma perchè questo diritto non viene riconosciuto mai a Brindisi ed ai suoi cittadini? L’autodeterminazione non è prevista per Brindisi?
Abbiamo sempre cercato di risolvere i nostri problemi senza imporre nulla ad altri, perchè non viene riservato lo stesso trattamento a noi?
Raffaella Argentieri, Presidente Fondazione Tonino Di Giulio
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