May 4, 2025

Caro direttore,
nel prossimo mese d’aprile, cupamente, tristemente, inevitabilmente, inesorabilmente arriverà il giorno in cui dovrò celebrare il mio ennesimo compleanno.
Tempus fugit, caro direttore, e con esso “fugiunt” non solo speranze ed illusioni, ma anche desideri e aspettative.
Qualcuna per la verità la conservo anche se confesso che essa ha più a che fare con la fede nella casualità che con la programmazione e l’impegno.
Mia moglie soleva ripetere che solo quando si è incinte si scopre quante donne siano nel tuo stesso stato, e non so se ciò che vado scoprendo in questi giorni appartenga alla stessa categoria fenomenologica.

 

Mi spiego meglio: così come alle donne col pancione non sfuggono i pancioni altrui e sembra che tutto il mondo non abbia avuto altro da fare nei mesi precedenti se non il desiderio di eternarsi attraverso la procreazione, allo stesso modo, mentre invecchio, scopro che aumenta a dismisura l’esercito di anziani e meno anziani che, ritenendo di aver “imparato” qualcosa dalla vita, ritiene, stupidamente, di poter consigliare le giovani generazioni fornendo ad esse una sorta di istruzioni per l’uso.

 

Attraverso libri, saggi ed articoli di giornali, una moltitudine di “venerati maestri” ritiene di poter fornire alle giovani generazioni improbabili decaloghi che, nella maggior parte dei casi, contengono una summa delle proprie frustrazioni e dei propri rimpianti e spesso dei propri rimorsi.
Caro direttore, come avrai notato, ogni occasione è buona alla bisogna: interviste, presentazioni di libri, riunioni di appartenenti ad ex partiti della prima repubblica, celebrazioni fondative di movimenti cittadini e chi più ne ha …

 

Io, caro direttore, leggo tutto e tutto mi appare per il contrario di ciò che vorrebbe essere: tentativi di rivivere con meno errori e condizionamenti la propria vita, spesso meschina, altre volte completamente sbagliata, quasi sempre infelice, attraverso consigli illuminati, sagge ammonizioni e stravaganti sproni alla libertà … come dire che ci si limita a dare buoni consigli se non si può più dare il cattivo esempio.

 

Tutto ciò, caro direttore, per dirti che, stanco di leggere decaloghi per i giovani e consigli non richiesti (l’ultimo sul giornale di oggi), anch’io mi cimenterò, con una mia personale tavola della legge, nella inflazionata arte di dare consigli ai giovani usufruendo della circostanza di avere, come ben sai, due figli adolescenti.
L’ho fatto adattando al mio pensiero il pensiero altrui, addomesticando alla mia filosofia la filosofia altrui, personalizzando errori e tristezze altrui rendendole tristezze ed errori miei, insomma un adattamento che va da Savater a Benini fino a Paolo Choelo.

 

 

Queste sono quindi le mie personali raccomandazioni per figli diciottenni:

 

1. Comportatevi come se foste invincibili, perché lo siete: non siete ne adolescenti né adulti.
Nessuno è tenuto a capirci niente di voi e voi non dovete capire niente di nessuno.
Questa è la libertà: usatela.
Se non vi cacciate nei guai però è meglio.

 

2. Andate nei locali, ballate, innamoratevi molte volte e di persone sbagliate, lasciatevi spezzare il cuore, spezzatelo.
Ricordatevi solo, ad una certa ora, di mandare un messaggio a vostra madre con scritto “sono vivo” ma va bene anche “Pà, tutto ok”.

 

3. Appena saprete di essere pronti, viaggiate.
Fate i viaggiatori e non i turisti.
Se vi va trascorrete una settimana a Bologna cercando di capire l’atmosfera di Piazza Grande che per una settimana alle Maldive pensione completa viaggio incluso c’è sempre tempo.
Guadagnatevi i soldi per viaggiare così se vi va potrete rimanere due mesi a Londra vendendo gelati, girando un film, partecipando alla campagna per salvare i canguri.
Capite quello che vi piace e soprattutto quello che non vi piace.
Spero che da tutto ciò nascano sia forti delusioni che struggenti passioni.
Telefonate però almeno una volta la settimana, anche ad uno zio se non vi va di parlare con mamma o papà.

 

4. Correte qualche rischio, non siate troppo schizzinosi, dormite in qualche posto molto sporco, anche per terra ma attenti a chi dorme affianco a voi; nella maggior parte dei casi è brava gente ma non si sa mai.
Ricordatevi che sotto Pont Neuf a Parigi ad una certa ora sale l’acqua.

 

5. Protestate: avete solo l’imbarazzo della scelta.
Trovate qualcosa che non va e lottate per cambiarla.,
Non protestate per le cose per cui protestano tutti gli altri se non ci credete.
Protestate anche se per i vostri genitori è una cretinata, anche se alla fine capite che era una cretinata; non ammettetelo.

 

6. Per le ragazze: state tutto il tempo in costume da bagno. Anche se adesso non vi piacete un giorno guarderete la vostra foto e rimpiangerete di non averlo fatto.
Siete bellissime comunque.
Per i ragazzi: dite alle ragazze quanto sono belle, tutte.

 

7. Studiate. Leggete libri, ascoltate gente, musica, guardate film, tv, documentari, provate, imparate a fare qualcosa. Imparate delle cose a memoria, “la donzelletta vien dalla campagna …”, “Tityre tu patulae recubans”, “ Fatti non fummo a viver come bruti … ”, “ time is gone, the song is over …” … sfruttate adesso il vostro cervello .

 

8. Uscite tutte le sere. Ogni sera. Tutto il tempo, dappertutto, spassatevela. Tanto la mattina dopo ce la farete sempre, per adesso.

 

9. Dormite perché non dormirete mai più bene come adesso con quel sonno, continuo, meraviglioso, profondo indifferente al frastuono, alla luce, all’ansia e alle esistenze altrui.

 

10. Fate cose che nessuno di quelli più vecchi di voi capisce. Stupite tutti. Meglio se nel bene , o almeno quello che vi ritenete sia il bene.

 

11. Non fidanzatevi con qualcuno o qualcuna solo perché i vostri amici amiche sono fidanzati/ fidanzate. Avete diciotto anni godeteveli visto che non dovete andare per forza alla cena di beneficienza, al corso di burraco, alle serate a palazzo Granafei per il no triv ecc ecc. … e beati voi.

 

12. Se quello che piace a voi non piace a nessun altro va benissimo. Seguite la vostra strada. Se ai vostri amici piace passare le serate fumando canne e bevendo o bucando gomme d’auto e a voi leggere, beh, leggete. Non vergognatevi e soprattutto non deridete chi vuol passare una serata leggendo o facendo musica con gli amici.

 

13. Mettete in conto almeno una storia d’amore infelice e straziante in cui pensate che non sopravviverete .
Sopravviverete.

 

14. Non pensate che questi diciotto anni dureranno per sempre e quindi potete restare per sempre in mutande sul divano non è così purtroppo.
Una certa fretta c’è … prima lo scopri e meglio è.

 

15. Non odiate voi stessi ma i vostri genitori.
Un giorno li ringrazierete per essersi fatti odiare.
Io e la mamma siamo qui per questo.
Nel frattempo tenete il telefono carico e possibilmente senza vibrazioni che, soprattutto la mamma, se no, va in ansia.

 

Non mi chiedete se e quanto sarete felici … non lo so, ma più di me sicuramente.

 

 

Apunto Serni

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