April 30, 2025

Di seguito riportiamo la lettera aperta con cui Nicola Serinelli, del Gruppo Consiliare “Progetto per Torchiarolo”, si dimette dalla carica di consigliere comunale.

La nota è stata inviata al Presidente del Consiglio, al Segretario comunale ed ai Consiglieri del Comune di Torchiarolo nonché al Prefetto di Brindisi

 

Oggetto: D.Lgs 18 Agosto 2000, n. 267 – Art. 38, comma 8 – DL 80/2004
Dimissioni dalla carica di consigliere comunale.

Nell’ultima seduta di Consiglio Comunale la maggioranza, dopo aver esperito, se pur invano, ogni tentativo per convincere i candidati non eletti nelle ultime consultazioni amministrative ad accettare l’invito a surrogare quelli in odor di “decadenza” (Maurizio De Masi e Nicola Serinelli), ha determinato di non prendere atto della decadenza.
Sento di ringraziare (per rispetto alla mia coscienza e alla mia funzione di pubblico amministratore) quanti, con onestà di intenti, hanno avuto modo di palesare il proprio voto contrario alla mia decadenza; dovrei ringraziare anche l’unico amministratore, tra i presenti, che ha abbandonato l’aula … manifestando in tal modo invece la propria posizione favorevole.

All’indomani dell’evento sento però di dover fare alcune riflessioni:

– quand’anche avessi voluto rivedere la mia determinazione circa la non partecipazione alle sedute consiliari, per le ragioni più volte esplicitate verbalmente e per iscritto, di fatto le scelte e i gesti che continuano a susseguirsi in ordine alla gestione dei problemi del nostro paese, mi dissuadono dal farlo, convincendomi ancor più della scelta maturata da tempo. Del resto anche la posizione assunta da due consiglieri della maggioranza di uscire fuori dai ranghi, dimettendosi dalla carica, dopo aver conosciuto, dal di dentro, il modo di pensare, agire e operare dell’esecutivo, conforta la mia scelta.
Ad essere sinceri, già nel periodo in cui avevo deciso di non presenziare più alle sedute consiliari (da Novembre 2013), di “sollecitazioni” (intese evidentemente come gesti concreti) ne avevo lanciate non poche; basti pensare alle richieste formulate ufficialmente per affrontare nell’ambito consiliare talune questioni (soprattutto di natura politica) rilevanti per il paese; per tutte cito quella relativa all’allontanamento delle nostre care Suore, dopo 70 anni di qualificante operosità nel tessuto sociale; questioni tutte sistematicamente disattese in quanto la maggioranza ha sempre fatto valere le ragioni dei numeri, umiliando quelle del cuore e dunque del bene della comunità.
A conferma della bontà della scelta maturata nel non disperdere più inutilmente energie e tempo ( che il paese avrebbe meritato, ma che non meritano certamente quelli che questo paese stanno s”governando”) è la constatazione che sul Comune si continuano ad adottare provvedimenti, molti dei quali in sanatoria, che rasentano ogni giorno il penale e che aggravano le già profonde falle del bilancio comunale.
a) – Incarichi professionali assegnati ad amici, senza procedere alle ordinarie selezioni, come previste dalle norme (leggasi per tutti i numerosi incarichi affidati sistematicamente allo studio legale Lolli);
b) – opere e servizi affidati seguendo l’atavico criterio del “do ut des” in termini di ritorno politico;
c) – lavori e servizi spesso affidati in barba alle procedure di trasparenza, affidati solo a voce, fatti eseguire… e solo successivamente “sanati” mediante atti “falsati” nei tempi (leggasi, per tutti, ultimi in ordine temporale il ripristino del cratere su via mare, nonché il servizio di pulizie arenili 2014; lavori … di fatto … affidati (non per colpa della Ditta esecutrice), a distanza di quasi due mesi dal verbale di gara e comunque senza alcun provvedimento di incarico esecutivo adottato nei termini di legge;
d) – le stesse ditte, spesso incaricate a voce per eseguire lavori e/o servizi ,… vengono allettate da futuri ulteriori affidamenti pur di soprassedere nell’immediato dall’emettere fatturazioni (per non appesantire la sofferenza di cassa);
e) – si promuove la cultura della ricerca del contenzioso con privati e pubblici (anche quando si è in presenza di indiscutibili e giuste richieste degli aventi titolo), in luogo del ricercare accordi convenienti per tutti;
f) – assunzione di impegni di spesa su futuri bilanci;
g) – gestione limitatissima delle questioni di pertinenza del Consiglio spesso scavalcato persino quando si è trattato di approvazione di ordini del giorno di natura prettamente politica (tra le altre il “dimensionamento della rete scolastica e programmazione dell’offerta formativa 2014/2015, il cui o.d.g. é stato approvato con delibera di Giunta n. 297/13, nonché, ultimo in ordine di tempo, l’o.d.g. sulla soppressione del TAR Lecce);
g) – omissioni di atti, anche quando dovuti;
h) – confusione di ruoli “volutamente attivati” tra chi indirizza e chi materialmete dovrebbe operare la gestione dei problemi, per cui si vedono amministratori (in particolare sindaco, assessore ai LL.PP. e un funzionario non dell’ufficio tecnico) presidiare cantieri … in luogo dei direttori lavori, ad hoc incaricati e… retribuiti.
i) – atteggiamenti chiaramente lesivi della libertà di pensiero nei confronti di chi (spesso dipendenti) non si allinea o ha il coraggio di palesare il proprio pensiero in ordine alla gestione amministrativa dell’ente, che hanno promosso la becera cultura dell’essere “o con me o contro di me” …

… sono solo una parte dei tantissimi elementi che, confermando la maniera assolutamente personalistica e “condizionante” di governare il paese e la comunità, contribuiscono alla ratifica della scelta da me maturata.

Alla luce di quanto sopra, persistendo gli atteggiamenti dell’esecutivo (sindaco in primis) come sopra meglio esplicitati, nel richiamare la normativa vigente in materia, come citata in oggetto, confermo la volontà di prendere le distanze da detti sistemi e da siffatti protagonisti, ragion per cui RASSEGNO LE DIMISSIONI DALLA CARICA DI CONSIGLIERE COMUNALE, significando che le stesse hanno il carattere dell’urgenza e dell’irrevocabilità.

Sarà mia premura comunicare la presente decisione ai competenti organi istituzionali, in primis S.E. il Sig. Prefetto, nonchè ai cittadini che, col proprio voto, mi hanno delegato a rappresentarli in seno all’Amministrazione locale.

Assicuro che con questo mio gesto non verrà meno il mio impegno politico a tutela dei diritti e degli interessi dei cittadini, in particolare di quella parte del paese (quasi la metà) che, a suo tempo, concesse col proprio voto la fiducia alla lista “Progetto per Torchiarolo”, da me capeggiata.

In nome e nel rispetto degli impegni solennemente assunti nel 2010 continuerò ad assicurare il mio servizio al paese … nel rispetto dei modi, tempi e luoghi, come previsti dalle vigenti norme.

Distinti saluti.

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