Sono partiti poco dopo le 14.00 gli oltre cento passeggeri bloccati nel porto di Brindisi dopo l’annullamento del collegamento tra Brindisi e Corfù operato dal traghetto Prince della compagnia EuropeanSeaways.
Il traghetto sarebbe dovuto partire per la Grecia alle 20.00 di ieri ma a Brindisi non è mai arrivato. Il Prince è rimasto bloccato a Corfù perchè non era in possesso delle autorizzazioni per avviare il collegamento. Pertanto molti passeggeri sono rimasti a terra. Alcuni sono stati riprotetti immediatamente su Bari; gli altri hanno atteso una intera notte e tutta la mattinata per poter iniziare l’agognata vacanza.
Molti passeggeri hanno lamentato di essere stati abbandonati e la stessa Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale – che ha notiziato sulla vicenda attraverso il canale facebook – ha criticato l’operato dell’agenzia.
Questo l’ultima nota, in ordine di tempo, dell’ente diretto da Patroni Griffi:
La motonave Prince sarebbe dovuta arrivare nel porto di Brindisi nella serata del 14 luglio per imbarcare 450 passeggeri con circa 70 veicoli al seguito, per il primo viaggio stagionale verso Corfù e Igoumenitsa.
Dopo una prima comunicazione da parte della compagnia del ritardo nave con nuova previsione di arrivo alle ore 01:00 del 15 luglio successivo, è stato comunicato l’annullamento definitivo della corsa, per motivi tecnici all’apparato di propulsione.
Preso atto di ciò, l’Autorità ha proceduto a riorganizzare i servizi portuali per l’estensione della security portuale, e per il prolungamento orario dell’attività di assistenza ai passeggeri e alla viabilità, con rafforzamento anche quantitativo delle unità a ciò destinate. Veniva inoltre disposta l’apertura di tutte le strutture agibili e veniva richiesto al bar e ai servizi di ristoro del terminal Delle Terrare di tenere aperto l’esercizio per far fronte alle esigenze dei viaggiatori che avrebbero dovuto attendere sino a tardi l’arrivo della nave.
L’agenzia marittima Lorusso Travel & Shopping provvedeva parallelamente, attraverso il proprio institore Cosimo Taveri, a organizzare a proprie spese l’imbarco alternativo su nave della Grimaldi per 150 viaggiatori nella stessa serata. Per i restanti passeggeri la compagnia della Prince ha garantito il rimborso, oltre che del costo del biglietto, anche degli oneri di pernottamento in strutture alberghiere di Brindisi, assicurando che gli stessi sarebbero potuti partire questa mattina verso le 13:00 con altra nave Grimaldi, ovvero il rimborso delle spese per quei passeggeri che avessero scelto di partire da Bari.
Intorno alle 14.00 di oggi, tutti i passeggeri in attesa sono stati imbarcati su navi dirette in Grecia e, dopo 14 ore, l’emergenza si è risolta.
L’agenzia Lorusso Travel & Shipping ha curato per quanto è stato possibile tutte le informazioni necessarie a beneficio dei viaggiatori e l’Autorita’ di Sistema Portuale è stata a disposizione sia per le esigenze dell’agenzia, sia in ordine alle necessità dei viaggiatori in attesa d’imbarco. Sono state mobilitate per il prolungamento degli orari e della notte 12 unità lavorative tra guardie giurate e assistenza ai viaggiatori. Come spesso accade, purtroppo, in tali evenienze non è mancato il disagio da parte dei viaggiatori, molti dei quali hanno dovuto attendere 14 ore per imbarcare.
L’agenzia marittima Lorusso Travel & Shipping ha ringraziato l’Autorità di Sistema Portuale e gli altri organi dello Stato operanti in porto per la collaborazione assicurata in tale difficile situazione. Non sono state registrate, comunque, particolari emergenze.
L’Autorità di Sistema, in previsione dei picchi di traffico dei passeggeri nelle prossime settimane, implementerà i servizi di assistenza ai viaggiatori e assicurerà la presenza di propri funzionari anche nelle ore serali per il coordinamento del regolare svolgimento delle attività d’imbarco e sbarco di passeggeri e dei veicoli al seguito.
Questa invece la dura nota dell’OPS, l’associazione che raggruppa gli Operatori Portuali Salentini:
Il mancato arrivo del primo viaggio di linea della nave traghetto Prince, agenziata dalla Lorusso travel and shipping di Bari, ha causato enormi disagi ai passeggeri prenotati e soprattutto perdita di credibilità al porto di Brindisi.
È bene precisare che, da quanto appreso, la nave non dispone a tutt’oggi delle necessarie autorizzazioni da parte delle autorità di controllo, ad iniziare la linea per la Grecia.
Riteniamo che sia irresponsabile accettare prenotazioni prima di aver ottenuto i permessi necessari a svolgere un servizio di linea.
Gli imprevisti, possibili, dovrebbero essere tenuti in debito conto soprattutto se “il carico“ da trasportare è formato da passeggeri. L’imprevisto, nel caso di specie, è accaduto prima del viaggio inaugurale e il danno di immagine per il porto di Brindisi e per i suoi operatori è incalcolabile.
Crediamo che l’Autorità di Sistema Portuale debba pretendere che siano rispettate regole per evitare, come nel caso in questione, che i danni e i disagi ricadano sui passeggeri e sulla credibilità del porto.
A ciò si aggiunge che la viabilità di accesso al porto e la segnaletica è a dir poco imbarazzante e che i servizi ai passeggeri e mezzi sono quasi inesistenti come inesistente è la presenza costante del personale dell’autorità in porto dopo gli orari di ufficio.
Quanto accaduto quest’oggi va a discapito non solo del porto ma degli operatori portuali di Brindisi vittime di una atavica mancanza di visione e pianificazione e una conseguente mancanza di infrastrutture adeguate per i passeggeri che si protrae da troppi anni.
Auspichiamo che la disponibilità già dimostrata dal presidente e dal segretario generale sui temi della logistica portuale evidenziati da Ops possa tradursi in una immediata soluzione ai problemi.
Anche Adoc ha detto la sua. Questa la parte più pregnante del comunicato:
“Come ogni anno si ripresentano nello scalo adriatico disservizi che determinano enormi disagi ai viaggiatori oltre che danni di immagine all’infrastruttura portuale. A rendere ancor più insostenibile la situazione la carenza di informazioni, le motivazioni alla base del mancato collegamento e la precaria gestione dell’emergenza a terra che avrebbe dovuto alleviare ogni forma di disagio anche economico.
Quanto sopra in considerazione del fatto che in molti hanno dovuto far fronte alle spese di albergo, per la ristorazione o per lo spostamento in altri porti di imbarco ma non solo. Una situazione confusa su cui chiediamo si faccia chiarezza attraverso un intervento sugli organismi di controllo e gestione dei collegamenti da parte dell’Autorità giudiziaria per accertare eventuali responsabilità.
Invitiamo intanto l’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale a curare maggiormente la comunicazione aggiornando il sito con informazioni in tempo reale e rendendo l’area dedicata alle tutele dei
viaggiatori maggiormente fruibile anche attraverso l’attivazione di un numero dedicato”.
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