Emozioni – FESTIVAL DEI SENSI – 28, 29, 30 agosto 2020
Cisternino – Locorotondo – Martina Franca
Puntuale, come le stagioni della conoscenza, anche quest’anno i 3 giorni augustali del Festival dei Sensi.
Emozioni è la parola chiave per esplorare saperi, riflessioni, sensazioni e luoghi, a volte segreti, delle tre province che racchiudono come scrigno la Valle d’Itria: 28,29 e 30 d’agosto tra Cisternino, Locorotondo e Martina Franca.
Emozioni accanto al cuore, simbolo della scelta grafica, e negli ultimi mesi organo messo in prova di giorno e di notte, nei giorni feriali e festivi, primaverili, tardo invernali ed estivi.
Emozioni allo statu nascenti dei bambini, raccontati dallo psicobiologo Alberto Oliverio e quelle delle oramai mirabolanti architetture delle città, a volte stranianti, nelle quali muoviamo passi ed esperienze, decifrate per noi da Cucinella e Orazi.
La varietà delle emozioni, nelle molteplici latitudini del mondo, forgiate come materia rovente ma sfuggente da tecnologie e linguaggi, scolpiscono differenti punti di vista con i quali si continua a cercare la forma della felicità. Adriano Favole, antropologo, e Paolo Legrenzi, emerito di psicologia cognitiva: rabdomanti esperti dei segnali dell’umano e della cultura.
E l’emozioni dell’arte. Entrare in un “opera”, testimone del tempo presente prefigurando quanto è a venire, attraverso l’affabulazione di Angela Vettese e Franco Toselli “Duca”, lei storica e lui gallerista, che vivono il divenire incessante delle forme del visivo e della creatività artistica.
La Politica ha le sue emozioni, nonostante la diminuzio ad arte del possibile. E che farne della visione, dell’accalorarsi che avvince militanti, supporter e infine elettori? L’etica della responsabilità sembra surclassare quella della convinzione, cacciando via ogni emozione? Quale pericolo, al tempo della “grande crisi”, può consentire di “sentire” la chiamata all’impegno, a posizionarsi oltre le semplificazioni del “mi piace” e “non mi piace”? Ne discutono Elsa Fornero, già Ministra – sensibile -, Antonio Decaro, Sindaco – realista – di Bari e Francesco Merlo, giornalista e notista dei vizi e delle rare virtù della classe politica.
Dal Mediterraneo capovolto arrivano lenzuoli filosofici tinti di luna con l’attrice Claudia Lerro, il musicista Nabil Salameh e Laura Marchetti artifex e narratrice.
E quante sono le emozioni? Sette, come tradizione? Oppure ventotto, secondo ricercatori di Berkeley?
Si danno i numeri, ma trionfa l’immediatismo, hic et nunc. Quanti emoticon in un giorno? E quelli della notte?
E l’empatia, e i neuroni specchio? Ma!
Come si combinano con ragione e sentimento? Dalla “tradizione” del Teatro dell’Elfo sopraggiungono Cristina Crippa ed Elio de Capitani che si ingaggiano col filosofo Armando Massarenti per provare a dipanare il “filo”.
Ritorna l’imperativo della vita è sogno? Isa Danieli, attrice che ha attraversato generi e palcoscenici d’ogni tipo, e Francesco Scotto raccontano del teatro come medium per il sogno.
E le “macchine” (oggi robot) che riconoscono e creano emozioni? Cosa potrà esserci quando lo scettro sarà nelle mani dell’intelligenza artificiale? Quale prospettiva per la “comunità”, che ogni tanto prova ancora a vestirsi da “entità interpretante”, d’innanzi alla realtà altra, virtuale? Derrick De Kerckhove ed Edoardo Fleischner, sociologi e massmediologi, smonteranno le “nuove macchine”?
Eppoi, ancora, Giampiero Mughini alle prese con gli italiani e le emozioni. Giorgio Vallortigara, sulla complessità neuronale degli animali che si rappresentano con piumaggi e palchi in sprazzi di bellezza , ed Antonio Perazzi, che va col cuore oltre il giardino, ci guidano nei mondi animali e vegetali.
Ma anche la inedita mostra Puglia 1900-1950 nelle foto del Touring Club Italiano, il programma del Grande Cinema all’Aperto e il Festival per i più piccini.
Ma il vero “colpo d’ala”, è il caso di dirlo, sta nelle raccomandazioni affidate, il 28 luglio, al programma.
Chi vorrà quest’anno frequentare gli appuntamenti del festival, dettagliati nel consueto formato con indicazioni puntuali e precise, dovrà consegnare all’ingresso di ogni incontro un aeroplanino! Si , proprio così.
Dal sito www.festivaldeisensi.it scaricare il modulo PIETRO, che appunto deve tornare indietro. A questo punto attivare la fantasia, qualche memoria d’infanzia e farne un aeroplanino da compilare con i propri dati e colorarlo, volendo.
Ultima raccomandazione ai “sensibili”: niente barchette, per favore.
Resta, ma torna indietro, la domanda: ma le emozioni si dissolvono solo nell’aere e non vanno per mare, come i gatti?
Allora prepariamoci: sarà emozionante!
Emanuele Amoruso
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