Quella che vi raccontiamo è una bellissima iniziativa di un gruppo di brindisini sparsi in giro per l’Italia e per l’Europa.
Rientrati in città per le feste natalizie, sette ragazzi hanno deciso di unire l’utile al dilettevole. Divertirsi e fare beneficenza.
Cosi hanno deciso di organizzare per Capodanno un party benefico, senza scopo di lucro, raccogliendo l’adesione di tantissimi ragazzi che, come loro, si sono allontanati dalla città per motivi lavorativi o di studio.
Il progetto, partito intorno alla metà del mese di novembre, ha riscosso un grande successo con un sold out nel party della notte di Capodanno.
In questo modo il gruppo di ragazzi ha raccolto una discreta somma che sarà utilizzata per l’acquisto di macchinari da donare al reparto di neonatologia dell’ospedale Perrino e per sovvenzionare l’ANDOS (l’Associazione Nazionale Donne Operate al Seno). Non solo. E’ intenzione di erogare parte dei fondi raccolti anche all’associazione “Cag-Brindisi per i giovani” ed alla Caritas.
Il progetto è stato presentato oggi quando i ragazzi hanno consegnato all’Andos la prima donazione nel corso di una conferenza a cui ha partecipato anche la Onlus “Insieme ai nostri bambini”, per la quale sarà acquistato un macchinario individuato grazie al contributo del comitato scientifico.
A spiegare la meritoria iniziativa è Giuseppe Frigione, 21 anni, nato e cresciuto a Brindisi fino al termine degli studi liceali ai quali è conseguito un trasferimento a Bologna, città dove tutt’ora vive.
“Non siamo alla ricerca di gloria o di pubblicità” – fa sapere Giuseppe. “Siamo ragazzi giovani (dai 20 ai 25 anni) quasi “costretti” ad emigrare dalla nostra città a causa delle sue dinamiche e di quello che, a volte, è un vero e proprio mal costume che accompagna la voglia di persone come noi di fare qualcosa di utile alla causa cittadina”.
“L’iniziativa è nata casualmente tra le chiacchiere di amici che si ritrovano durante le festività natalizie a programmare un Capodanno all’insegna del divertimento e della voglia di stare insieme.
Con il tempo, però, si è insinuata anche la voglia di dare un senso più profondo escludendo qualsiasi mira di guadagno.
Perciò, una volta raggiunto il sold out del Freak Show (così il nome dell’evento, che ha visto partecipare circa 300 ragazzi), abbiamo deciso di devolvere in beneficenza l’intero ricavato della serata, circa 2000 euro”.
“Crediamo che un progetto come il nostro, che ha unito l’utile al dilettevole, possa essere uno stimolo per altri giovani, magari già radicati sul territorio, ad impegnarsi per cercare di fare sempre qualcosa in più per la comunità”.
Questi gli organizzatori: Simone Altavilla, Giulio Argentieri, Giuseppe Frigione, Cristian Portolano, Stefano Quarta, Paolo Rubino, e Fabrizio Zornik.
Complimenti di vero cuore dalla Redazione di Brundisium.net
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