Nell’ambito delle attività programmate dalla Dott.ssa Pasqualina Ciaccia, nuovo dirigente della PolStrada di Brindisi, prendono il via anche quelle in materia di utilizzo delle cinture di sicurezza (in particolare quelle nei sedili posteriori) e dei sistemi di ritenuta dei bambini.
Il mancato uso delle cinture di sicurezza costituisce un comportamento molto rischioso nella circolazione stradale.
Se usate correttamente, infatti, esse riducono dell’80% la possibilità di morte o ferite gravi, in caso d’incidente. Secondo una ricerca curata dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, relativa all’anno 2011, la percentuale dei conducenti che rispettano l’obbligo di allacciare la cintura di sicurezza è pari al 63%.
Ma il dato più preoccupante è la percentuale degli occupanti i posti posteriori che la indossano che non supera il 10%; quest’ultimo dato si registra sia per la scarsa conoscenza sull’obbligo, da parte dell’utente della strada, sia per una sbagliata percezione che, in caso d’incidente, gli occupanti i sedili posteriori, siamo maggiormente protetti rispetto a coloro che siedono nei posti anteriori. In realtà, invece, il mancato uso delle cinture dei sedili posteriori, in caso di sinistro stradale, rende maggiormente a rischio la possibilità d’essere sbalzati fuori dal veicolo.
Insieme al controllo sull’uso delle cinture di sicurezza, si darà maggior attenzione anche al corretto trasporto dei bambini (fino all’altezza di 1,50 metri) su seggiolini e adattatori. Questo per ridurre al massimo le gravi conseguenze che, in un incidente stradale, si ripercuotono sui bambini trasportati nei nostri veicoli. L’obiettivo e di ridurre il preoccupante dato registrato nel 2013 da ACI-Istat che indicava in 55 i bambini sotto i 14 anni che hanno perso la vita e in 12.000 quelli rimasti feriti.
Al fine di sensibilizzare gli utenti della strada all’utilizzo delle cinture di sicurezza, sia per i sedili anteriori che per quelli posteriori, che per contrastare il fenomeno trasgressivo, la Sezione Polizia Stradale di Brindisi ha predisposto mirati dispositivi di controllo (con l’impiego di un maggior numero di pattuglie) che interesseranno l’intero territorio provinciale.
Questo impegno si rende quasi necessario in un territorio dove, nel recente passato, si è dimostrato quanto i brindisini non amino indossare le cinture.
Tra i dati che sono balzati all’onore delle cronache ricordiamo quello dell’Agosto scorso quando la Polizia Municipale di Brindisi, nell’ambito di una giornata di controlli, pizzicò quasi un automobilista su due è stato “pizzicato” senza l’accessorio salvavita. Sulle 50 auto fermate e controllate dai vigili urbani furono elevate 23 sanzioni per “omesso uso della cintura di sicurezza”.
Il non uso delle cinture di sicurezza e il non utilizzo dei seggiolini o adattatori per i bambini, comportano una sanzione amministrativa da 80 a 323 euro e la decurtazione di 5 punti sulla patente di guida.
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