La scuola sale sul palco. E stavolta suona rock. Martedì 5 agosto, alle ore 21, piazza Duomo a Brindisi ospita “Schools of Rock. Brindisi suona insieme”, il concerto che riporta in scena i docenti delle scuole musicali della città, non nei panni di insegnanti ma di musicisti. Dopo il successo dello scorso maggio al Nuovo Teatro Verdi, la band torna per una serata all’aperto, nello spazio antistante il Museo archeologico “Francesco Ribezzo”, con una nuova scaletta e lo stesso spirito collettivo.
L’appuntamento fa parte della rassegna “Verdi in Città”, organizzata dalla Fondazione Nuovo Teatro Verdi con il sostegno del Comune di Brindisi e la collaborazione di Puglia Culture e del Polo Biblio-Museale di Brindisi. L’ingresso è libero. A chiusura del concerto, degustazione di vini offerta dalle cantine “Otri del Salento” e “Vignuolo”.
Sul palco, una band compatta guidata dalla voglia di suonare insieme, fuori dal ruolo di insegnanti, per tornare semplicemente musicisti. Una scelta che mette in gioco relazioni, intese, linguaggi, e che racconta un’idea di scuola come ambiente vivo, nel quale la formazione passa anche dalla presenza. La scaletta attraversa cinquant’anni di rock, dai grandi classici agli anni Novanta e Duemila. Pezzi che segnano epoche e che tornano a parlare al presente con la loro forza espressiva: “Stairway to Heaven”, “Heroes”, “Rock ‘n’ Roll”, “One”, “The Great Gig in the Sky”, solo per citarne alcuni. Ogni pezzo è scelto non solo per il suo valore musicale ma per ciò che rappresenta nel vissuto di chi suona e di chi ascolta.
La band è formata da Chiara Furgu e Danilo Pronat alle voci, Massimo D’Astore e Dario Nigro alle chitarre, Michele Maggio alle tastiere, Cosimo Romano al basso, Salvatore Nobile e Camillo Fasulo alla batteria. Insegnanti di lungo corso, con esperienze diverse e radici comuni nel tessuto musicale della città, portano sul palco un progetto nato all’interno della rassegna “Verdi in Rock”, che nei mesi scorsi ha coinvolto le scuole musicali del territorio in un dialogo concreto. Un’occasione per far emergere una rete silenziosa ma attiva, fatta di allievi, famiglie, maestri e collaboratori che, spesso senza sovrastrutture, tengono in piedi una parte importante della vita culturale della città.
“Schools of Rock” è la sintesi di tutto questo. Un concerto, sì, ma anche un momento di restituzione: verso chi ha partecipato, chi ha sostenuto, chi ha seguito. La musica, in questo caso, non è solo forma artistica ma strumento di riconoscimento, di costruzione collettiva. Il palco non è vetrina ma luogo di relazione. E i musicisti che lo abitano, per una sera, non interpretano un ruolo ma restituiscono una scelta: continuare a formare, a sperimentare, a condividere. In platea, accanto al pubblico della città, ci saranno gli allievi, le famiglie, i colleghi, i tecnici. Le persone che ogni giorno animano aule, sale prova e laboratori. Il concerto sarà anche per loro, come momento visibile di un lavoro spesso invisibile, fatto di ore spese a preparare, ripetere, sistemare. Ogni dettaglio – un attacco preciso, uno sguardo d’intesa tra i musicisti, una dinamica ben costruita – racconta una scuola che non si limita a insegnare ma che prova a generare senso.
“Schools of Rock” tiene insieme esperienze diverse e le traduce in musica, senza effetti speciali. Un programma forte, diretto, che cerca la qualità e non l’effetto. La potenza è nella semplicità dell’idea: una band, una piazza, un repertorio che parla a tutti. E in questo equilibrio tra rigore e immediatezza si riconosce l’identità di una comunità che crede nella musica come parte del proprio modo di stare al mondo. Per chi ascolta, sarà un concerto da vivere. Per chi suona, un gesto che va oltre la performance. In entrambi i casi, sarà una serata che parla di Brindisi e della sua capacità – silenziosa ma tenace – di fare cultura a partire da ciò che ha: persone, strumenti, voglia di esserci.
No Comments