July 13, 2025

Il Forum of Mediterranean Women Journalists giunge alla sua quarta edizione e lancia il tema “Are women’s rights human rights?”
L’obiettivo è “creare ponti, abbattere muri: promuovere una riflessione sul ruolo delle reporter di frontiera, come presidio di Democrazia, dunque di Pace”. Il Forum, sin dalla prima edizione del 2016, si tiene in Puglia, terra di confine, crocevia di culture e di popoli, ponte ideale sul Mediterraneo ed è finanziato dal Corecom Puglia, Consigliera di Parità regionale, Amnesty International, FNSI, in collaborazione con l’Università di Bari, il Comune di Brindisi e il Master di Giornalismo di Uniba.
E’ organizzato da Giulia giornaliste in collaborazione con Idea Dinamica cooperativa.
La Puglia richiama a sé giornaliste e reporter indipendenti, ma anche esperte, attiviste, scienziate e ricercatrici universitarie, impegnate sui diritti umani e sui gender studies. Tutte insieme per raccontare e testimoniare le proprie storie, dalle variegate sponde dei paesi Euro-mediterranei.
Il Forum – insieme ad altre reti di donne, fondazioni e associazioni – ha recentemente sottoscritto il testo della revisione universale periodica 2019 sui diritti delle donne (UPR Italy), presentanta all’ONU.
Non a caso proprio quest’anno cadono i 20 anni dall’istituzione, proprio da parte dell’ONU, del 25 novembre quale giornata internazionale contro la violenza sulle donne. E, il prossimo anno, la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali (CEDU) compie 70 anni.
Si tratta di ricorrenze che non possono passare inosservate in un Forum nel quale le giornaliste sottolineeranno ancora una volta come persista per loro la necessità di difendere i propri diritti di donne, prima ancora della loro libertà d’espressione. Libertà spesso disattesa, benché affermata dagli articoli 9 e 10 della CEDU e dall’articolo 19 della Dichiarazione dei diritti umani. Le relatrici offriranno un contributo di qualità sul modo di raccontare la realtà attraverso lo sguardo femminile, narrando la loro “guerra” personale per riuscire a raccontare ogni giorno la lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi.
Lo scopo dell’evento è certamente quello di monitorare il gender human right gap, ma risponde anche alla necessità pratica di individuare le possibili azioni per stimolare l’avanzamento dei diritti stessi nei paesi europei, mediorientali, nord africani e dei balcani. Come le maglie di una grande rete calata tra le sponde del Mediterraneo (e oltre) con i racconti, reportages, inchieste, esperienze, proposte direttamente delle protagoniste del cambiamento in corso.
Dunque, la costruzione di un dialogo che metta al centro la figura della giornalista, assieme alle attiviste ed esperte, donne che attraverso la propria professione sono le “guardiane” dei diritti umani (human rights defenders), della Democrazia, della Pace.
Tutto questo grazie al coinvolgimento e al sostegno (sin dalla prima edizione) di alcune delle più importanti organizzazioni internazionali e delle associazioni di donne.

 

Il Forum intende quindi proporre, come è accaduto in ogni altra edizione, un momento di analisi delle tendenze in atto e una proposta di temi universali su cui indirizzare il dibattito per l’anno successivo.
Al termine della due giorni si propone sempre un “output” concreto.
In questa quarta edizione verrà presentata la “Carta di Assisi” per un giornalismo etico e il Manifesto “Media donne e sport”, due nuove linee guida per l’applicazione della deontologia professionale nella pratica giornaliera.

 

Sarà presentata la ricerca “Tra precarietà e minacce: lo stato dell’Informazione in Puglia. Uno sguardo a ‘Sud’, di genere e generazionale sul fenomeno mondiale della pressphobia”, ideata e realizzata dal Corecom Puglia e realizzata dal Master in Giornalismo – Dipartimento For.Psi.Com. – Università di Bari, con la collaborazione dell’Ordine regionale dei giornalisti e Assostampa.
Sarà assegnato il premio “Peace reporter 2019”: come lo scorso anno, il riconoscimento consiste in uno scatto del fotoreporter sociale Marcello Carrozzo, docente al master in Giornalismo dell’Università di Bari. Marcello Carrozzo è fotoreporter di pluridecennale esperienza, ha ricevuto premi prestigiosi in tutto il mondo. L’opera è in “fine art”, ossia una certificazione numerata e limitata firmata dall’Autore, destinata alle esposizioni museali.

 

La mostra
Al Forum anche la mostra fotografica «Snapshots from the borders» di Graziana Capurso. Grazie al progetto triennale cofinanziato dall’Ue «Snapshots from the borders», gestito da 31 partner, tra autorità locali di confine e organizzazioni della società civile, la Regione Puglia, coadiuvata dal supporto tecnico dell’IPRES (Istituto Pugliese di Ricerche Economiche e Sociali) e da due ricercatori Elisa Calò e Nunzio Mastrorocco, e Graziana Capurso, giornalista inviata della Gazzetta del Mezzogiorno, hanno partecipato ad un viaggio organizzato dal comune di Agios Athanasios, verso la frontiera mediorientale. Obiettivo: confrontarsi con le autorità cipriote sulle varie modalità di gestione del fenomeno migratorio sull’isola.
Le fotografie in mostra durante la tre giorni del Forum delle Giornaliste del Mediterraneo 2019, sono il frutto di questa esperienza. Durante il viaggio Graziana Capurso, accompagnata dai due delegati dell’IPRES, ha avuto modo di seguire, immortalare e approfondire le «best practice» di Cipro in materia d’accoglienza, visitando il centro di Kofinou, costruito nel 2004, diviso in tre settori fatti di case prefabbricate dove i migranti, uomini, donne e famiglie con bambini, possono sostare per almeno 6 mesi e l’hotspot di Kokkinotrimithia (Pournara), centro di prima accoglienza dell’isola dove i richiedenti asilo vengono accolti fino a 72 ore, ai fini della registrazione e della copertura delle esigenze di emergenza in arrivo.
La mostra, finanziata dal progetto “Snapshot from the borders”, è stata ideata e progettata da Marilù Mastrogiovanni, direttrice del Forum of Mediterranean women journalists e da Marcello Carrozzo, fotoreporter sociale, che ha firmato la fotografia del premio “Peace reporter”. Entrambi sono docenti al Master in Giornalismo dell’Università di Bari. Graziana Capurso è loro talentuosa allieva. Oggi collega.

 

Il Programma
TARANTO (21 novembre, dalle 9:30 alle 17:30) – Aula convegni “ex chiesetta”, Dipartimento Jonico dell‘Università degli Studi di Bari – Via Duomo
BARI (22 novembre, dalle 9:30 alle 18:30) – Aula Leogrande c/o Palazzo Ex Poste, Università degli Studi di Bari – Piazza Cesare Battisti 1
BARI (23 novembre, dalle 9:30 alle 12:30) – Sala conferenze dell’Ordine dei Giornalisti di Puglia – Strada Palazzo di Città 5
BRINDISI (23 novembre, dalle 17:00 alle 20:00) – Sala Università c/o Palazzo Granafei Nervegna – Via Duomo 20

 

 

TERZA GIORNATA

Ore 17.00-20.00 BRINDISI (Sala Università c/o Palazzo Granafei Nervegna – Via Duomo 20)
Interventi istituzionali
Riccardo Rossi – sindaco di Brindisi
Serenella Molendini – Consigliera nazionale di parità supplente

 

PANEL – Quale verità: Donne, guerre, migranti e altre notizie manipolate
Giuliana Sgrena – giornalista Il Manifesto

 

PANEL – Guerra al popolo curdo: il ruolo delle donne e degli accademici
Sinem Arslan – ricercatrice e attivista curda, Transnational Dynamics of Civil War Peace Processes, University of Essex

 

PANEL – Sbarre e diritti, quando si raccontano i tabù
Daniela Marazita – drammaturga, regista
Marilù Mastrogiovanni – direttrice del Forum, Giulia giornaliste, direttrice “Il Tacco d’Italia”
Visione unica del documentario censurato “Polvere di sbarre”, girato con i detenuti della sezione “precauzionali” del carcere di Rebibbia.

 

PANEL 17 – “E’ sicura di aver gridato?”
Le parole nei processi per stupro e femminicidio nei secoli XVII-XX
Katiuscia Di Rocco – direttrice biblioteca arcivescovile De Leo

 

PANEL 18 – L’inviata di guerra freelance
Il Medioriente raccontato nonostante tutto. Grandi rischi e grande libertà: il reportage di guerra, senza paracadute se non i propri attrezzi del mestiere.
Francesca Borri – reporter di guerra freelance

 

LA RETE DEL FORUM OF MEDITERRANEAN WOMEN JOURNALISTS
Il Forum of Mediterranean Women Journalists è organizzato da Giulia giornaliste, con Idea dinamica scarl
E’ FINANZIATO DA:
Corecom Puglia
FNSI
Consigliera di parità regionale;
Amnesty international.
In collaborazione con l’Università degli Studi di Bari e il Comune di Brindisi.

Aderiscono alla rete del Forum of Mediterranean Women Journalists 2019: Ordine nazionale dei giornalisti, Amnesty international, Reporters without borders, Ossigeno per l’Informazione, Ordine dei giornalisti Puglia, Assostampa, Smurare il Mediterraneo (Uniba), Master in Giornalismo (Uniba, dipartimento For. Psi. Com (Uniba), Archivio di Genere (Uniba), Balab-One stop shop (Uniba), Innovation & cretivity center (Uniba), Fondazione Pangea- Reama, Centro antiviolenza Renata Fonte, Università di Malta, The Shift news (Malta), Association of European Journalists -Bulgaria, Collegi de periodistes de Catalunya, Czech Center for Investigative Journalism -Prague, Associacio Mon Comunicacio-Barcelona, Creis-Centro ricerca europea per l’innovazione sostenibile, Uzbek -German Forum for human rights-Berlin, Radio Radicale.

ALLA RETE NEGLI ANNI HANNO ADERITO: UNHCR-Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati; Presidenza della Camera dei Deputati (presidente Laura Boldrini); Accademia Della Crusca; Associazione nazionale “Articolo 21”; Università del Salento; UsigRai.

 

 

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