May 17, 2025

Continuando l’argomento della scorsa settimana, sembrerebbe che i fruttariani (piccoli gruppi sparsi in tutto il mondo che si cibano esclusivamente di frutta) non abbiano bisogno di bere in quanto la frutta contiene mediamente l’80% di acqua. Ebbene, io ho fatto anche questa esperienza ben 28 anni fa ed ho imparato tante cose. La frutta potrebbe rappresentare l’alimentazione perfetta per la specie umana, ne sono convinto. Ma c’è più di un problema. Gli umani potrebbero sì vivere di solo frutta ma di quella selvatica/spontanea e di stagione raccolta direttamente dalla pianta matura. La frutta dovrebbe, inoltre, essere mangiata con buccia e semi. Senza questi due requisiti si tende a mangiarne troppa.

 

Poiché la frutta coltivata contiene molto più fruttosio (zucchero) e meno minerali della frutta naturale (spontanea) c’è un grosso rischio di andare in acidosi metabolica e andare incontro a gravi problemi di salute. Conosco amici che hanno voluto persistere caparbiamente ad alimentarsi esclusivamente di frutta ed hanno rischiato seriamente di perdere la vita. Un eccesso di zucchero è deleterio per l’organismo perché lo zucchero è altamente acidificante incidendo negativamente su muscoli, tendini ed ossa.

 

Uno stratagemma che consiglio a chi volesse (per motivi etici o dietetici) alimentarsi esclusivamente o prevalentemente di frutta è il seguente: bere subito dopo un pasto di frutta, che non dovrebbe mai superare i 500 grammi, mezzo litro di acqua alcalina oppure con l’aggiunta del succo di un limone ed una punta di bicarbonato. In questo modo viene stemperato l’eccesso di zucchero alla stessa stregua dell’aggiunta di acqua alla minestra salata.

 

Concludendo le riflessioni sul fruttarismo, direi che coloro che intraprendono questo approccio alimentare nel nostro ambiente moderno dovrebbero bere i soliti 2 litri d’acqua (meglio se è alcalina) per difendersi dall’eccesso di zucchero che inevitabilmente viene assunto con questo tipo di alimentazione. La mia esperienza pratica, dal momento che non possiamo più sperare in una alimentazione veramente naturale, suggerisce la presente proposta alimentare: pasto composto dal 70% di verdure, ortaggi, frutta di stagione e semi oleosi (pasto crudo) e dal 30% di verdure ed ortaggi, uova/formaggi, carne/pesce, cereali e derivati, legumi possibilmente germogliati (pasto cotto) . Una nota importante: la frutta non andrebbe mangiata alla fine ma all’inizio del pasto o insieme alla insalata di verdura, anch’essa mangiata all’inizio del pasto.

 

Questa modalità di alimentarsi assicura tutti i nutrienti necessari all’organismo compresa la quantità d’acqua necessaria al metabolismo digestivo e della eliminazione delle scorie intestinali. Inevitabilmente, dall’acqua siamo passati al cibo proprio perché non si possono scindere questi due elementi che madre natura ha voluto unire nel latte materno ed in tutti i cibi naturali predisposti per il regno animale. Chiedo ai lettori di avere pazienza, se insisto e mi ripeto su certi argomenti che sono fondamentali per il mantenimento della salute e della performance.

 

Potrei essere criticato per queste informazioni un po’ alternative ma vi posso assicurare che è da 28 anni che studio l’alimentazione morfofisiologica e sperimento i benefici sulla salute. Pertanto, il mio consiglio è di provare (anche ogni tanto) a tenerle in considerazione: potreste avere la gradita sorpresa di sperimentare che l’applicazione di questi principi dà ottimi risultati. Ai lettori sportivi consiglio, se vogliono ottenere migliori prestazioni, di provare a bere dell’acqua alcalina e idrogenata, e scoprirete dei vantaggi mai visti prima.
(continua)…

 

Rocco Palmisano

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