May 17, 2025

“È fondamentale garantire, soprattutto ora che è stata aperta la stagione venatoria, la presenza e la piena operatività delle guardie venatorie volontarie sul territorio regionale per prevenire in collaborazione sinergica con tutti i soggetti a cui compete per legge la vigilanza venatoria, atti di bracconaggio e per informare i cacciatori sulle norme da rispettare per praticare l’attività venatoria. Un’esigenza particolarmente sentita in un momento come questo, in cui siamo costretti a registrare anche la mancata operatività del personale del Nucleo di vigilanza ambientale.” Così il consigliere del Movimento 5 Stelle Gianluca Bozzetti che ha presentato una richiesta di audizione in II Commissione Consiliare per ascoltare la Dirigente della Sezione di Vigilanza ambientale e le associazioni venatorie e di protezione ambientale.

Secondo quanto previsto dall’articolo 41 della l.r. 59/2017, la Sezione di vigilanza ambientale ha il compito di riconoscere la nomina a guardia giurata delle guardie venatorie volontarie delle associazioni di protezione ambientale e venatorie, in possesso di regolare decreto di nomina rilasciato ai sensi del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, istituendo un apposito registro e attribuendo loro un numero di matricola. È previsto, inoltre, che i cittadini già in possesso, a norma del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, della qualifica di guardia venatoria volontaria alla data di entrata in vigore della l.r. 59/2017 non necessitino di attestato di idoneità, ma di partecipazione ad apposito corso di aggiornamento organizzato dalla Regione e che, al fine di garantire la continuità del servizio, nelle more dell’attivazione dei corsi da parte della Regione, possano continuare a svolgere le relative funzioni di vigilanza.

“Nonostante la legge regionale preveda strumenti per assicurare la continuità del servizio – prosegue Bozzetti – si riscontrano ritardi da parte della Sezione regionale di vigilanza nell’adozione di atti e provvedimenti volti a garantire la piena operatività delle guardie volontarie sul territorio regionale. Soprattutto in questa fase di grande confusione seguita alla legge Delrio, con il trasferimento alla Regione delle funzioni amministrative della caccia e della pesca, comprese la vigilanza e il controllo delle relative attività, nonché l’applicazione delle sanzioni amministrative, desta preoccupazione la situazione deficitaria della vigilanza venatoria in Puglia. Ci auguriamo – conclude – che l’audizione possa rappresentare un’occasione utile, attraverso un costruttivo confronto con tutte le parti interessate, per rilanciare l’attività delle guardie volontarie che, motivate dal loro spirito di volontariato in campo ambientale, assicurano un’adeguata vigilanza venatoria sotto il coordinamento della Regione”.

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