La seconda edizione del Festival nazionale della cooperazione internazionale ha fatto tappa a Ostuni, Taranto, Lecce, Brindisi, Latiano e Cisternino, grazie al patrocinio dei Comuni e della Regione Puglia e al sostegno di ben trentasei organizzazioni internazionali, nazionali, regionali e locali, le quali si sono affiancate attivamente alla RIDS, la rete italiana disabilità e sviluppo (AIFO, FISH, DPI, EducAid) promotrice della manifestazione.
Le sei giornate, la cui trama di fondo è stata l’Agenda ONU 2030 con i suoi 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile, si sono articolate in affollati seminari di alto livello, che hanno raccontato esperienze concrete di cooperazione in tema di salute globale, ambiente e giustizia sociale. Relatori prestigiosi di numerose ONG e organizzazioni (da Green Cross a Briciole, dalla RIDS ai Lions, dall’AIFO alla Caritas e alla Federazione delle Chiese Evangeliche, dall’ANPIS a SUM), di Università (Bari e Foggia), di associazioni sanitarie e professionali (la FNOMCEO, l’Ordine regionale degli psicologi, la LILT, ARCAT Puglia, l’ISDE), istituzioni di ricerca (ISAC-CNR, CIHEAM), strutture territoriali (GAL Alto Salento, Parco Dune Costiere, BCC di Ostuni), esperti (dell’AICS, della Società italiana di Psichiatria Sociale, di reti psichiatriche sociali, di collettivi come FocusPuller, poeti della Bolivia e intellettuali della Turchia) e rappresentanti di istituzioni (Centro servizi globale delle Nazioni Unite, amministratori di Brindisi, Ostuni, Taranto, Lecce e Cisternino) hanno analizzato i temi del Festival e assunto impegni per il futuro del Festival e oltre il Festival. Durante la settimana ha avuto luogo un corso gratuito di progettazione per la cooperazione e si sono organizzati incontri e testimonianze nelle scuole di Taranto, Lecce, Brindisi e Ostuni. Numerosi sono stati gli eventi speciali, volti a coinvolgere maggiormente le comunità locali: la giornata dedicata alla memoria delle vittime migranti, con il corteo di circa settecento studenti di ogni ordine e grado; la giornata mondiale della salute mentale, con circa duecento partecipanti al mattino e la sera nel teatro “Grassi” di Cisternino e sessanta presenti al seminario organizzato dalla Fondazione Bartolo Longo a Latiano; il torneo di calcetto “Fare squadra in comunità”, organizzato dall’ANPIS nel Pala Melfi di Brindisi, tra trenta persone colpite dalla sofferenza mentale, con oltre cento studenti a fare il tifo; i recital di poeti boliviani con centotrenta spettatori; la mostra di pittura di Metin Eker, professore a Samsun in Turchia, che ha visto centocinquanta visitatori; la sfilata di abiti ispirati al popolo Saharawi, presso il Centro di spiritualità di Ostuni, con oltre duecento spettatori; il concerto pianistico seguito da novanta persone; le mostre in Ostuni, la prima sui contadini nel mondo “ AgriCultures”, la seconda sul “Bianco” dei borghi mediterranei e l’altra sui “Diritti accessibili” in biblioteca, che hanno visto la partecipazione di circa ottocento persone, tra le quali moltissimi i giovani ; la presentazione di libri.
Tutto questo non sarebbe stato possibile senza la passione ostinata di volontari dei più diversi ambiti sociali e senza il contributo a vario titolo, finanziario, di ospitalità, di logistica e di sostegno, di enti, imprese e operatori locali. E’ emerso così un mondo civile, ricco di valori umani, accogliente e dialogante: una grande risorsa culturale ed etica per questo nostro tempo confuso e conflittuale. Infine, il Festival ci ha lasciato l’impegno a mettere assieme movimenti ecologisti e movimenti per la giustizia sociale.
L’appuntamento è adesso per la terza edizione, a costruire la quale chiamiamo sin d’ora le istituzioni (con cui verrà stipulato un protocollo d’intesa), le associazioni, organizzazioni, ONG, Università e Enti, con l’invito ad avanzare proposte.
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