Di seguito riportiamo integralmente una lettera aperta inviata al Sindaco di Mesagne da ProgettiAmo Mesagne e NIP
Gent.mo Sig. Sindaco,
Abbiamo appreso dalla stampa del suo sconforto (o forse di qualche suo stretto collaboratore) nell’aver letto le dichiarazioni del movimento politico ProgettiAmo Mesagne sulla masseria Belloluogo e ne siamo profondamente rammaricati. Noi, invece, pensiamo più allo sconforto dei mesagnesi dopo questi quattro anni e mezzo di fallimentare esperienza di governo che ha determinato un arretramento della città sul piano economico sociale e culturale. Se non fosse così come può spiegare che nel corso di questi anni quasi tutti i suoi “compagni” di viaggio hanno abbandonato la nave? E le difficoltà di dialogo che la sua giunta ha avuto, nel corso di questa consiliatura, nei rapporti con il mondo dell’associazionismo, con quello produttivo e con quello sindacale? Durante l’ultima assise comunale, se lo lasci dire, è stato invece imbarazzante assistere al tentativo di far passare l’idea di essersi ravveduto, come San Paolo folgorato sulla via di Damasco, su Belloluogo prima che ci avesse pensato NIP con il suo emendamento! Pensiamo, invece, che sia intervenuta una discussione seria ed approfondita all’interno del suo Partito, alla vigilia del consiglio, che ha portato il gruppo del PD a convergere sulle nostre posizioni, e tale decisione è stata numericamente determinante per sottrarre Belloluogo all’alienazione.
Relativamente alle lezioni di economia che ci ha voluto “generosamente” impartire le rispediamo al mittente, poiché il documento di bilancio deve assumere le caratteristiche della massima trasparenza e intelligibilità: è sufficiente affermare, in questa sede, che quando si iscrive in bilancio, nelle entrate, un bene da alienare devono essere chiari quali capitoli di spesa (certamente in conto capitale) sono interessati ed in questi deve essere iscritto il riferimento del capitolo di entrata. Nei documenti di bilancio forniti ai consiglieri questi riferimenti, purtroppo, mancavano (se non in una e sola voce con una cifra di spesa irrisoria, ossia 1900 euro)
Invece di alzare vertiginosamente ed inopportunamente la tensione in consiglio, sarebbe bastato chiarire, durante la seduta consiliare, quali investimenti si aveva intenzione di finanziare con l’alienazione. Cosa che non è avvenuta. Inoltre era sufficiente consultare qualche recente legge di stabilità, magari qualche sentenza della corte dei conti o infine la stampa specializzata, per accorgersi che, se pur dal 2013 le regole siano più stringenti in materia, i beni patrimoniali alienati possono, in alcuni casi, essere utilizzati per ridurre il debito.
Sentiamo il dovere di fornire queste precisazioni perché durante la seduta le nostre riflessioni sono state oscurate dalla volgare ed inqualificabile aggressione al nostro consigliere da parte di un suo assessore. “Imbroglioni” non ce ne sono, Sindaco! C’è tanto impegno e tanta passione che ha permesso alla città di arginare parzialmente una deriva senza ritorno, che ha consentito al suo Partito, democratico e critico, di ragionare sulla questione e di assumere un atto di responsabilità. Quella responsabilità che è mancata, invece, al gruppo guidato dall’On. Matarrelli, che ha fortemente condizionato la sua azione amministrativa sin dal famoso rimpasto di giunta, isolandoLa perniciosamente dal gruppo politico che l’ha sostenuta e l’ha fatta eleggere. Cordialità
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