Il 27 luglio 2024 l’Appia Antica è stata ufficialmente inserita nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO. A un anno da questo prestigioso riconoscimento, alcune realtà vitivinicole del territorio brindisino – attraversato dal tratto terminale dell’antica via – si sono riunite per condividere una visione comune: promuovere e valorizzare, attraverso il vino, la storia, il paesaggio e l’identità culturale di una terra unica.
Nel corso dell’incontro è emersa una consapevolezza condivisa: la viticoltura locale affonda le proprie radici in un passato lontano, intrecciandosi in modo profondo con il paesaggio, la ruralità e la storia del Salento, e di Brindisi in particolare. Un patrimonio vivo, che rappresenta al tempo stesso una ricchezza culturale da tutelare e una leva strategica per accrescere la distintività delle produzioni vinicole del territorio.
Le cantine partecipanti – Tenute Rubino, Risveglio Agricolo, Masciullo, Tenute Lu Spada, Cantina Incantalupi, Tenute Bellamarina e Cantina Botrugno – hanno manifestato la volontà di avviare un percorso condiviso per costruire un’identità comune legata alla Via Appia, forte e riconoscibile, in grado di unire vino, storia e paesaggio in una narrazione autentica e coerente.
Particolare attenzione sarà dedicata all’enoturismo, considerato elemento chiave per raccontare il territorio e attrarre viaggiatori alla ricerca di esperienze genuine lungo l’Appia Antica.
Le aziende auspicano il coinvolgimento attivo di enti pubblici, attori economici, associazioni culturali e ambientaliste, al fine di creare un sistema integrato di valorizzazione e promozione del territorio, in linea con i valori e gli impegni richiesti dal riconoscimento UNESCO.
“Il nostro impegno – dichiarano congiuntamente le cantine – è crescere insieme, mantenendo ciascuno la propria identità, ma unendo le forze per raccontare al mondo la storia millenaria di Brindisi e del Salento. Il vino sarà il nostro linguaggio: autentico, vivo, profondamente radicato in questa terra”.
Le cantine si riaggiorneranno per definire ulteriori azioni e contributi, in coerenza con il percorso di progettazione richiesto dal riconoscimento UNESCO.
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