Campagna abbonamenti e biglietti
La nuova stagione del Nuovo Teatro Verdi di Brindisi è pronta ad alzare il sipario. Dodici titoli, da novembre a maggio, per un percorso che attraversa la commedia, la musica, i classici e le storie del nostro tempo. L’abbonamento è unico e racchiude l’intero cartellone: dodici serate che scandiscono l’anno teatrale e diventano un unico, grande racconto da seguire dall’inizio alla fine. La prelazione per i vecchi abbonati è aperta fino a venerdì 10 ottobre, con la possibilità di confermare il proprio posto. Da mercoledì 15 ottobre sarà possibile sottoscrivere i nuovi abbonamenti. Il costo è di 264 euro per il primo settore, 216 euro per il secondo, 168 euro per la galleria; per gli studenti fino a 25 anni i prezzi sono rispettivamente 180, 144 e 120 euro.
Il teatro a portata di biglietto
I biglietti per i singoli spettacoli saranno disponibili da lunedì 27 ottobre, sia al botteghino che online su Vivaticket. Il prezzo intero per il primo settore è di 30 euro, 23 per il secondo e 18 per la galleria; riduzioni a 25, 20 e 16 euro per under 25, over 65, dipendenti di enti convenzionati e gruppi organizzati. Per gli studenti fino a 25 anni i biglietti costano 18, 14 e 12 euro. Per la sezione “Verdi Green” è prevista una tariffa speciale studenti a 10 euro per tutti i settori.
Aperture botteghino
Il botteghino del Nuovo Teatro Verdi è aperto dal lunedì al venerdì, esclusi i festivi, dalle ore 11 alle 13 e dalle 17.30 alle 19.30 (info: T. 0831 562 554 – botteghino@nuovoteatroverdi.com).
La stagione artistica
La stagione si apre il 25 novembre con “Benvenuti in casa Esposito”, la tragicomica parabola di Tonino, figlio di un boss del rione Sanità che sogna di diventare come il padre ma finisce per infilarsi in guai più grandi di lui, tra apparizioni surreali e una Napoli caricaturale che smonta il mito della criminalità con la leggerezza della risata.
Il 3 dicembre arriva “Iliade. Il gioco degli Dei”, in cui Alessio Boni e Antonella Attili trasformano il poema omerico in un grande affresco teatrale nel quale gli uomini non scelgono ma sono guidati dagli dèi, e la guerra diventa occasione per interrogarsi sul destino e sulla libertà.
Il 2026 si apre con la musica di “Formula 3 – Live Concert” (20 gennaio), che riporta in scena i successi della storica band legata a Lucio Battisti, e prosegue il 27 gennaio con “Il medico dei pazzi”, classico di Scarpetta che Leo Muscato rilegge negli anni Settanta e Ottanta, con Gianfelice Imparato nei panni di Don Felice. Il 22 febbraio tocca a Emilio Solfrizzi con “Anfitrione”, la commedia di Plauto che gioca con identità e travestimenti in un dialogo che suona attualissimo.
A marzo arriva Claudio Bisio con “La mia vita raccontata male” (12 marzo), monologo tratto dai testi di Francesco Piccolo, ironico e tenero, accompagnato da due musicisti. Ad aprile doppia data per “Malinconico. Moderatamente felice” (8 e 9 aprile) di e con Massimiliano Gallo, accompagnato dalle canzoni originali di Joe Barbieri. A chiudere il cartellone principale, il 19 aprile, “Squilla il telefono” di Vincenzo De Lucia: varietà, satira e trasformismo in una sequenza di voci e personaggi che giocano con il pubblico.
Parte integrante del cartellone è la sezione “Verdi Green”, quattro titoli che parlano al pubblico giovane, ma non solo. Si comincia il 7 dicembre con “Ubi Maior”, storia di un campione olimpico di scherma che affronta un segreto di famiglia, con Leo Gassmann e Sabrina Knaflitz. Il 13 gennaio Michele Riondino firma e interpreta “ART” di Yasmina Reza, commedia pungente sull’amicizia e sull’arte. Il 26 febbraio Corrado Nuzzo e Maria Di Biase portano “Totalmente incompatibili”, un racconto semiserio sulla vita di coppia e le sue nevrosi. Il 9 maggio chiude Giulia Vecchio con “Non so piangere a comando”: può un’attrice dirsi drammatica se non riesce a piangere in scena? Lo spettacolo diventa una scommessa con il pubblico che ogni sera decide l’esito. Tra sketch comici, racconti familiari, musica e coreografie, Giulia Vecchio prova a rispondere a una domanda esistenziale: siamo costretti a stare dentro un ruolo o possiamo reinventarci ogni volta?
UFFICIO STAMPA
FONDAZIONE NUOVO TEATRO VERDI
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