Vittoria e paura, gioia e indignazione. La giornata di ieri allo stadio “Vito Curlo” si è chiusa con il successo dell’US Città di Fasano sulla Fidelis Andria per 2-1, ma anche con gravi episodi di violenza verificatisi all’esterno dell’impianto, dove – secondo quanto denunciato dalla società biancazzurra – alcuni sostenitori ospiti avrebbero lanciato pietre, bombe carta e petardi verso il settore dei tifosi di casa, mettendo in pericolo donne e bambini.
Il racconto della partita§
Davanti a oltre 3.500 spettatori, la squadra di Luigi Agnelli ha centrato il decimo risultato utile consecutivo tra campionato e Coppa Italia, confermandosi in vetta alla classifica del Girone H di Serie D. Il vantaggio è arrivato al 43’ del primo tempo con De Mori, bravo a svettare di testa su corner di Salzano. Nella ripresa Pinto ha firmato il raddoppio al 6’, con un destro preciso all’angolino. L’Andria ha accorciato al 28’ con una deviazione aerea di Marquez, ma nonostante un finale convulso e 12 minuti di recupero il Fasano ha difeso il risultato, chiudendo sul 2-1.
A fine gara il tecnico Agnelli ha commentato con amarezza: «Avrei voluto parlare solo della partita, contro una signora squadra, ma dopo quello che è successo faccio fatica. Lo sport deve essere divertimento e unione, invece ci troviamo con la distruzione». Il direttore sportivo Antonio Montanaro ha invece sottolineato la forza del gruppo: «Questo Fasano cresce domenica dopo domenica, grazie a professionisti che danno il cuore per la maglia e per la città».
Il sindaco:
“Decisioni forti per garantire sicurezza” Sulla vicenda è intervenuto duramente il sindaco Francesco Zaccaria: «Ancora una volta teppisti che nulla hanno a che vedere con lo sport hanno seminato violenza nella nostra città. Fasano rifiuta questi fatti inaccettabili e chiede protezione e giustizia». Il primo cittadino ha ricordato la tragedia di Rieti, dove un autista è morto dopo essere stato colpito da una pietra al termine di una partita di basket: «La stessa tragedia poteva ripetersi qui. È arrivato il momento di prendere decisioni forti per garantire una gestione serena di tutte le manifestazioni sportive. Le forze dell’ordine dovrebbero poter essere destinate ad altri servizi per la sicurezza dei cittadini». Zaccaria ha espresso «vicinanza e completa solidarietà all’US Città di Fasano, che lavora per far crescere il calcio cittadino e offrire ai tifosi una festa dello sport».
La società:
“Scene vergognose, forniremo i video alle forze dell’ordine” Con un comunicato ufficiale diffuso questa mattina, la dirigenza dell’US Città di Fasano ha condannato «fermamente gli atti vandalici subiti, e si ripete, subiti, da alcuni sostenitori della Fidelis Andria». La nota precisa che «nel post gara, invece di defluire verso i propri mezzi, gli stessi hanno lanciato sassi, petardi e bombe carta all’interno dello stadio, creando gravi pericoli a donne e bambini». «Siamo stanchi di assistere a scene vergognose che non appartengono al calcio – aggiunge la società –. Forniremo tutti i video in nostro possesso per agevolare il lavoro delle forze dell’ordine e assicurare alla giustizia chi usa lo sport come copertura per atti criminali». Ringraziamento infine ai tifosi di casa «per aver mantenuto un comportamento impeccabile e per non essere caduti nelle provocazioni». Mercoledì 22 ottobre, il “Vito Curlo” tornerà ad aprire le porte per gli ottavi di Coppa Italia: Fasano-Savoia, gara secca. In campo, di nuovo, la passione per il calcio. Fuori, l’auspicio di una risposta ferma contro la violenza.

No Comments