Un episodio che solleva interrogativi seri sul decoro, sulla professionalità e sull’uso delle risorse pubbliche. A denunciarlo pubblicamente è Roberto Quarta, presidente della Commissione Ambiente, che in un post ha riportato quanto accaduto nella serata di ieri all’interno delle ex Scuole Pie, durante lo svolgimento del mercatino.
Secondo quanto riferito dagli organizzatori, intorno alle 19 due guardie ambientali – un uomo e una donna – avrebbero attraversato l’intero porticato con dei volantini in mano per poi abbandonarli in modo incivile sulle siepi, all’uscita adiacente al Teatro Verdi. Un gesto che stride apertamente con il ruolo che quegli operatori sono chiamati a svolgere: tutelare l’ambiente e promuovere comportamenti corretti.
Richiamati da un responsabile delle ex Scuole Pie, i due si sarebbero allontanati senza fornire spiegazioni e senza assumersi alcuna responsabilità. Un atteggiamento che Quarta definisce “grave e vergognoso”, aggravato da un dato tutt’altro che marginale: il servizio svolto dall’associazione delle guardie ambientali ha un costo per la collettività pari a 32 mila euro.
Da qui la richiesta netta di chiarezza. Quarta chiede che il presidente dell’associazione o l’assessore all’Ambiente convochino immediatamente i due operatori e che vengano fornite spiegazioni pubbliche. Perché, come sottolinea, il silenzio in casi del genere rischia di trasformarsi in complicità.
A rafforzare il senso della denuncia è anche uno dei commenti comparsi sotto il post, che centra un punto politico e morale tutt’altro che secondario: qui non si parla di volontariato. Si parla di un servizio pagato, e profumatamente, con i soldi dei cittadini. Il volontariato vero è quello silenzioso e gratuito di chi ogni giorno presta servizio alla mensa della Caritas, senza riflettori e senza alcun guadagno.
Una distinzione che rende ancora più urgente una risposta chiara da parte delle istituzioni competenti. Per rispetto dell’ambiente, certo. Ma soprattutto per rispetto dei cittadini che quel servizio lo finanziano.
