December 28, 2025

Prosegue la politica del massimo rigore da parte del Questore della Provincia di Brindisi, nei confronti di chi si reca alle manifestazioni sportive non rispettando le regole.
Nell’ambito delle prerogative concesse dalla normativa di settore (art. 6 legge 401/89), il Questore ha adottato 13 D.A.Spo., già notificati, nei confronti di altrettanti tifosi della compagine calcistica della Fidelis Andria, al fine di prevenire ulteriori e future azioni destabilizzanti del sereno svolgimento delle manifestazioni sportive.
I fatti si riferiscono allo scorso mese di ottobre quando, nella giornata di domenica 19, presso lo stadio Vito Curlo di Fasano, si è disputato l’incontro di calcio valevole per il Campionato di serie D “US Città di Fasano – Fidelis Andria”.
Al termine della partita, durante le operazioni di deflusso, alcuni tifosi ospiti hanno lanciato artifici di elevata pericolosità, pietre e bottiglie verso l’interno dello stadio, ove erano ancora presenti i sostenitori fasanesi.
Tale comportamento innescava la reazione dei supporter locali che “restituivano” i sassi lanciati dall’esterno, colpendo alcuni mezzi della tifoseria ospite già incolonnati per la partenza.
Successivamente, alcune decine di ultras andriesi, travisati, scendevano dai loro mezzi per lanciare grosse pietre e tentare di forzare la cancellata di accesso alla tribuna al fine di scontrarsi con i tifosi fasanesi, non riuscendo nel loro intento grazie al tempestivo intervento delle Forze di Polizia che sono riuscite a sedare gli animi e far partire i tifosi ospiti.
Il lancio dall’esterno dei vari oggetti contundenti, in particolare grosse pietre prelevate smantellando alcuni muretti a secco presenti intorno all’impianto sportivo, provocava il danneggiamento di alcune strutture dello stadio e di due autovetture della Polizia di Stato appartenenti alla “scorta tecnica” disposta dalla Questura di Barletta Andria Trani per i tifosi ospiti.
L’attività svolta dalla Compagnia Carabinieri di Fasano e dalla Digos della Questura di Barletta Andria Trani, attraverso l’analisi delle riprese video effettuate nel corso della manifestazione sportiva e dei susseguenti disordini, ha consentito di identificare alcuni degli autori delle violente condotte, per i quali, oltre al deferimento, a vario titolo, all’A.G. per i reati di resistenza a Pubblico Ufficiale aggravata, possesso di oggetti contundenti, detenzione e uso di materiale infiammabile nel corso di manifestazioni sportive e travisamento in occasione di manifestazioni sportive, si è inteso procedere con le valutazioni di carattere amministrativo.

La puntuale istruttoria dei poliziotti della Divisione Anticrimine ha permesso di accertare come alcuni dei tifosi fossero recidivi in comportamenti violenti connessi allo svolgimento di competizioni sportive, violando di fatto i provvedimenti adottati in passato, i cui effetti pregiudizievoli sono ancora in corso.
Conseguentemente, i provvedimenti di divieto sono stati articolati seguendo criteri di progressività e di maggiore fermezza verso coloro che hanno assunto un atteggiamento particolarmente aggressivo e pericoloso, nonché verso i recidivi.
Difatti, in applicazione della normativa vigente, a 5 tifosi andriesi l’accesso è stato interdetto per 5 anni, aggravato dall’ulteriore obbligo di presentazione alla p.g. per la durata, a seconda della gravità dei comportamenti, di anni 1 e 2.
Per gli altri, tra cui un minorenne, i divieti hanno una durata di 2 e 3 anni.
È tuttora in corso attività volta all’identificazione di ulteriori soggetti responsabili degli episodi di violenza.

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