Si sta consumando in maniera lenta ed inesorabile l’agonia dell’ospedale Melli: qualche tempo addietro si è avuta l’ultima manifestazione del comitato cittadino “Salviamo il Melli”, organizzata dalla responsabile Patrizia Elia, che si è svolta presso il passo principale di accesso allo stabilimento, con la partecipazione di tutte le sigle sindacali, di cittadini volenterosi, cui si sono uniti, di libera iniziativa, gli utenti dei paesi limitrofi giunti sul posto per effettuare controlli medici, tutti ben consapevoli che la dismissione del Melli costituisce un attentato alla salute ed alla vita dell’intera comunita’.
E’ assolutamente assurdo ed irragionevole eliminare, dopo avere speso milioni di euro per la riorganizzazione della struttura, dei reparti, della sala operatoria e di cui si è dato comunicazione alla Procura ed alla Corte dei Conti di cui siamo in attesa di decisioni nel merito, chiudere un complesso vitale da essere ai limiti della perfezione per la risposta che puo’ fornire alla domanda di salute che sorge dal comprensorio.
Ulteriore fattore di estrema gravità, è dato dalla mancanza di partecipe adesione alla manifestazione, di tutte le forze politiche locali, infatti, oltre alla sola presenza del segretario di F.d’I. A. N. Franco Negro, da sempre impegnato con le forze civili, politiche e sociali che si oppongono alla chiusura del Melli, si registra la eclatante assenza della politica ufficiale che svolge importanti funzioni nei vari livelli istituzionali: comunale, regionale: ovvero tutte forze che convergono nel P.D..
Ovvero forze politiche e partito che a San Pietro hanno operato, nel corso degli anni e delle legislature, depauperando e mortificando la vitalita’ delle forze sociali ed economiche attraverso la chiusura di tutti gli uffici, sportelli, recapiti di aziende ed istituzioni insediati nel tessuto produttivo e che permettevano alla citta’, di svolgere processi ed attivita’ di elevato valore qualitativo ed economico: infatti sono stati annullati o trasferiti altrove: sportelli ex Cassa Mutua INPS, enel, gas, ferrovie, acquedotto pugliese, tribunale.
La dispersione e perdita di tali attività ha conseguito il risultato di segnare una dissipazione catastrofica, la morte civile ed economica della citta’ con relativa emarginazione, poverta’, disoccupazione, emigrazione. E’ altamente significativa e rivelativa l’analisi socio-politico-culturale che l’on. Mariano compie sulle spoglie martoriate della citta’ e che non si discosta dall’analisi critica che il centro-destra da tempo va svolgendo e ricapitolando nei confronti di una pubblica opinione senza valori etico-politici di riferimento ma che deva reagire ad un coma moribondo in cui S. Pietro è crollata.
La citta’ e’ stata posta, dalla sinistra di governo, su di un banco da macellaio, sezionata nei suoi organi vitali ed ora la chiusura del Melli e’ l’ultimo atto della tragedia.
Ma vanno rammentate altre stonature ovvero misure politico-amministrative che la sinistra programmatica ha studiato ed inteso realizzare ma che hanno procurato il tracollo economico-finanziario generale: il cimitero di cui non si conosce la conclusione, dopo avere assorbito ingenti capitali e la fiscalita’ locale.
Questo istituto e’ sempre stato rigettato dal centro-destra ed in particolare da Alleanza Nazionale sin dal momento in cui veniva pensato, ben sapendo che i costi gestionali sarebbero stati spaventosi per la collettivita’, cosi’ come si è verificato. Fiscalita’ Locale ha attraversato tre legislature, ha rappresentato un carrozzone si potere politico e di sperpero su cui si continua a combattere una battaglia politica personalizzata con accuse reciproche, mentre il costo economico ricade sui cittadini. Bisogna che chi ha sbagliato paghi e rompere con un passato che ha mortificato lo spirito cittadino che deve esprimere una nuova classe politica generale che risolva i numerosi problemi all’ordine del giorno: politiche giovanili, cultura, nuovi modelli lavorativi, gestione della Z. I. : in definitiva necessita una nuova idea strategica del futuro
SEGRETERIE POLITICHE DI F. I. A. N. F. d’I.
MICHELE LARICCIA FRANCO NEGRO
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