RADIAZIONI – PLAYLIST 2016 a cura di Camillo Fasulo & Carmine Tateo
DAVID BOWIE “” (2016)
Un testamento destinato a rimanere nella storia del nostro tempo!
P.J. HARVEY “The Hope Six Demolition Project” (2016)
Questo disco, con il suo respiro di protesta sociale e umanitaria, oltre a mettere sotto i riflettori alcuni dei gravi problemi del nostro tempo, mette in luce il lato divulgativo, educativo, informativo dell’arte ed il ruolo che l’artista può ricoprire.
DEFTONES “Gore” (2016)
Da sempre portatori di ventate di freschezza e raffinata maestria (anche quando l’elettricità prende il sopravvento), i Deftones riescono nuovamente a produrre un eccellente lavoro, in bilico fra atmosfere sognanti ed irruenza controllata, in grado di conquistare e ripetere l’incantesimo ad ogni ascolto.
AMERIGO VERARDI “Hippie Dixit” (2016)
Una voce profonda e vera e poi, cosa davvero non secondaria, dei testi che, miscelando poesia e passione, hanno il potere di far viaggiare come anche di costruire equilibri di miracolosa bellezza! Questo e molto altro ancora è Amerigo Verardi, e noi vi invitiamo ancora una volta ad entrare nel suo mondo per godere della sua magia
MINOR VICTORIES “Minor Victories” (2016)
I componenti di tre rodati gruppi del Regno Unito, Editors, Mogwai e Slowdive, per un esordio davvero efficace! Un “instant classic” dal quale si esce davvero convinti che il “pop” britannico sia ancora una causa alla quale valga ancora la pena votarsi!
PETER DOHERTY “Hamburg Demonstrations” (2016)
Dimenticate Pete Doherty! Adesso chiamatelo col suo vero nome: Peter. Perché ormai è vicino ai 40, è sobrio da più di un anno e quella “r” finale farà la differenza. La dimostrazione? “Hamburg demostrations”, il secondo disco da solista del cantante inglese che, nella sua interezza, si rivela un’opera molto godibile.
PARQUET COURTS “Human Performance” (2016)
La piccola sorpresa nel 2016 sono quattro giovani texani ormai adottati dalla New York di oggi. Sono riusciti a confezionare un album eterogeneo ma compatto nello stesso tempo. Pur attingendo, e non poco, dai suoni degli anni ’90 il loro genere si potrebbe definire “ultra-american-sound”!
RED SPEKTOR “Red Spektor” (2016)
Per gli amanti dello stoner, dell’acid blues e del wah-wah a manetta, ecco qua, dal Regno Unito (e non dai polverosi deserti americani!) una band che, ne siamo sicuri, apprezzerete tantissimo! Una band che sa tanto di … “vorrei essere nato altrove!”
PIXIES “Head Carrier” (2016)
Non sono più quelli di tanti anni fa! “Head Carrier” è un continuo allontanarsi e ri-avvicinarsi al passato e, nel migliore dei casi è … “cercare altro”. Un bel ritorno … a seconda di come vogliate vedere il bicchiere!
THE KILLS “Ash & Ice” (2016)
Il cambiamento stilistico del duo è palese. Il sound è decisamente meno crudo e meno punk-blues rispetto agli esordi, più smussato e più vicino ad atmosfere sixties in un miscuglio tra rock ed elettronica.
(Playlist a cura di Camillo Fasulo & Carmine Tateo)
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