Parziali: 26-26, 47-35, 65-54
Brindisi: Aminu 12, James 13, Todic 2, Bulleri 6, Morciano n.e., Formenti, Dyson 15, Lewis 16, Zerini, Snaer 7, Leggio n.e., Campbell 4. Coach: Bucchi
Cantù: Abbas, Jones, Uter 4, Rullo, Leunen 8, Jenkins 8, Ragland 15, Aradori 28, Cusin 6, Gentile 5. Coach: Sacripanti
Arbitri: Lamonica, Bettini, Caiazza
Il sogno continua. Anche Cantù lascia le penne contro l’Enel Brindisi e Bulleri e compagni restano primi assoluti nel massimo campionato nazionale di basket.
Nonostante la paura finale, anche oggi i biancazzurri hanno ottenuto una vittoria chiara, frutto del grande lavoro di squadra e di una conduzione tecnica che ha saputo ruotare uomini e schemi con sapiente dosaggio.
Solo nella parte finale del match, l’Enel ha palesato una preoccupante sufficienza che stava per condizionare l’esito del match. Ma c’è poco da preoccuparsi perché rappresenta l’altra faccia dell’entusiasmo che ha permesso di diventare capolista. Certamente Bucchi saprà far tesoro degli ultimi cinque minuti (che, per fortuna, non hanno avuto alcuna conseguenza) e saprà mettere nella testa dei suoi giovani atleti che le partite di basket durano 40′ e che ogni défaillance può pregiudicare un match ben giocato.
Dopo otto giornate di campionato, Brindisi ha sette vittorie ed una sola sconfitta e domenica prossima (con diretta Tv) si va a Bologna, senza il timore di sfigurare nella basket city.
La gara:
L’Enel Brindisi parte con Dyson, Formenti, Lewis, James e Aminu. Sacripanti sceglie Ragland, Aradori, Jenkins, Leunes, Cusin
Avvio splendido con Brindisi e Cantù sin da subito dimostrano di essere due delle squadre più in forma del campionato. Ragland dispensa assit e giocate spettacolari; Brindisi trova precsione dalla grande distanza con Lewis e James. Dopo appena 4′ il punteggio è altissimo: 13-15 con Cantù che ha portato a punti tutti i suoi giocatori.
Nella seconda parte del periodo, vuoi per l’impossibilità di continuare sui ritmi iniziali, vuoi per le accresciute contromisure difensive, il match diventa più tattico ma resta pur sempre equilibrato (18-19 a 3′ dal termine). Nella fase finale, però, grazie anche all’immissione di forze fresche, Brindisi e Cantù tornano a fendere la retina con regolarità. Si va al primo riposo sul 26-26
In avvio di secondo quarto, Brindisi mette sul parquet grande spirito difensivo e James, con il suo terzo centro personale dalla grande distanza, regala il vantaggio (29-26). Sacripanti, dopo due minuti, di astinenza da canestro, ferma il match per un time-out e Gentile lo ripaga ristabilendo l’immediata parità.
Brindisi, comunque, non demorde e Bucchi trova una strana ma efficace alchimia nel quintetto composto da Bulleri, Campbell, Dyson, Zerini e Todic. L’Enel mette in campo una grande difesa (che consente a Cantù di realizzare appena un canestro in sette minuti) e, con i tiri vincenti di Campbell e Bulleri (due triple consecutive) e Dyson, allunga a +10 (39-29).
Negli ultimi tre minuti Cantù ritrova la via del canestro ma Brindisi non cede in aggressività e determinazione. Dyson guadagna tre falli e, pur essendo impreciso dalla lunetta (2/4), risulta l’artefice del minibreak che porta Brindisi ad allungare fino al massimo vantaggio di +14 (47-33). La sirena lunga arriva sul 47-35
Al rientro sul parquet di gioco, Cantù ha un’ottima partenza ma Brindisi tiene i nervi saldi, stringe i denti e poi parte in quarta allungando ancora. A metà quarto è ancora +14 (56-42), grazie soprattutto ad un Snaer finalmente spettacolare e decisivo. Poi qualche esagerazione di troppo suggerisce a Bucchi di chiamare time-out ed inserire il più riflessivo Bulleri per un Dyson “su di giri”.
I punti di Aradori e Ragland tengono Cantù sotto i 10 punti di distacco (62-54) ma, negli ultimi scampoli del terzo quarto, Lewis ricaccia indietro i lombardi a -11 (65-54)
Nell’ultimo quarto ti aspetti che Cantù che butta il cuore oltre l’ostacolo per tentare la rimonta ma il fattore decisivo del match resta ancora la difesa di Brindisi. Cusin e compagni realizzano il primo canestro a 6’11 dalla sirena finale. Nel frattempo l’Enel è a +15 ed ha virtualmente chiuso il match.
O almeno lo avrebbe chiuso se non fosse per diverse soluzioni scellerate in attacco e ad Aradori che decide di caricarsi tutto il peso offensivo della sua squadra. Il nazionale di Pianegiani sigla i 7 punti consecutivi che portano Cantù a -6 con metà periodo da giocare. E sul PalaPentassuglia scende la paura di perdere un match praticamente vinto.
Brindisi ci mette troppo a trovare le contromisure e
Ragland, dopo aver realizzato il libero del -5 (69-64) ha la palla del possibile -3 ma viene stoppato al tiro da Campbell, l’uomo dei momenti decisivi. Bucchi cerca di porre rimedio all’afasia dei suoi e chiama time-out; subito dopo Todic mette fine al lungo digiuno (71-65).
Finita? No di certo. Gli ultimi due minuti partono con Cantù a -5 e vanno raccontati azione su azione: a 1’33 Ragland mette la tripla del 73-71. Subito dopo è Aradori a siglare il sorpasso ma Lamonica ferma tutto per una infrazione di passi. Brindisi non trova il canestro e Ragland ha l’ennesima palla per il vantaggio ma colpisce il ferro. Sul capovolgimento di fronte Dyson si guadagna un fallo fondamentale e va in lunetta a 26” dalla fine: va dentro uno su due (74-71). Palla a Cantù e, a 9” dal termine, la tripla di Aradori porta le due squadre in parità. Cusin commette un fallo sciocco su Lewis che, a 7”, dalla lunetta, fa 1/2. (75-74) Sacripanti chiama time-out. Palla a Ragland che si butta nel traffico ma viene fermato da James che, conquistato il pallone, corre felice verso la settima vittoria…
Il video su Legabasket: http://www.legabaskettv.it/video/5881/enel_brindisi-acqua_vitasnella_cant
Le foto su Legabasket: http://195.56.77.209/legaphotofree/view.php?eventid=3375
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