Giovedì 17 agosto alle 21 a Retroscena, in via Beato Angelico a Ceglie Messapica, ci sarà una serata dedicata a Vito Nigro, cantore della tradizione salentina e capraio di professione, scomparso nell’ottobre del 2021 che, talento e passione per il canto popolare, hanno trasformato in uno degli interpreti più rappresentativi della tradizione della pizzica salentina, colonna portante dei “Cantori di Villa Castelli”, un gruppo spontaneo di anziani suonatori tradizionali, nato per far conoscere al pubblico la ricchezza e l’originalità delle musiche e dei canti di Villa Castelli, vero e proprio “Paese dell’Organetto” in Puglia.
La serata prevede la proiezione del documentario a lui dedicato “Vituccio Terra e Canti” prodotto da Big Sur e realizzato nell’ambito del Progetto Memoria dell’Apulia Film Commission nato da un soggetto del filmmaker Paolo Pisanelli con la regia di Matteo Greco. A presentare il lavoro ci sarà lo stesso autore Paolo Pisanelli. Al termine della proiezione la serata continuerà con i “Cantori di Villa Castelli” che guideranno una Jam session popolare tra canti e musiche di altri tempi.
Vituccio, Vito Nigro, l’uomo delle capre a scuola non ci è andato. Non ci voleva andare, si sentiva al chiuso. Per lui la natura, il camminare, l’aria, i colori del cielo sono tutto. E sono tutto per lui le capre, sue compagne di vita. Non le tradirebbe mai. Di loro sa tutto! Quando gli capita di dover andar via pensa sempre a loro. Si preoccupa. Da cinquant’anni le accudisce, in una piccolo antico cortile dietro la casa, dove abita con la vecchia madre, un ovile costruito dal nonno, uomo di capre pure lui. “Per stare con le capre bisogna essere più capra delle capre” dice Vituccio fiero. Le loro necessità sono le priorità della sua vita. Muove le mani, le munge, le aiuta a partorire, sceglie il cibo e le aiuta, loro vicine, tutte intorno fanno la scena e a noi che guardiamo, viene incontro una sapienza profonda, millenaria. Per il resto Vitucc’ de Carcagne, il “padrone di Villa Castelli”, è un grande attore, dice uno che lo conosce bene, “ha una mimica che sa accordare le voci” e mostra orgoglio e capiamo quanto il valore di uno può essere bene comune, valore, tradizione. Perché di questo stiamo parlando di un cantore, uno che porta dentro sé la tradizione, un albero di canto. Capre e canto allora… Questa la scuola, l’unica possibile per uno che ama stare all’aria, in giro, a far guai.
L’evento organizzato da Casarmonica è patrocinato dal Comune di Ceglie Messapica.
L’ingresso è libero. Per info 3889344272
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