July 21, 2025

Mentre l’Aimeri, in forza della sentenza del Tar, si prepara a subentrare nella gestione del servizio igiene pubblica della città di Brindisi, Monteco – l’azienda uscente – se la prende con i lavoratori.

Almeno questa è l’unanime interpretazione che viene data dai Sindacati al comunicato fatto affiggere dalla società nella bacheca aziendale con il quale Monteco informa i lavoratori che “a causa del mancato pagamento dei canoni mensili da luglio ad oggi, non potrà procedere al pagamento con gli stipendi.

Per Aprile, dei Cobas, “non esiste nessun ritardo da parte del Comune di Brindisi  ed è evidente la strumentalizzazione da parte della Monteco”.

Uiltrasporti, Fiadel e Ugl parlano invece di “atteggiamenti provocatori da parte della società Monteco srl nei confronti dei lavoratori“.

Per queste tre sigle sindacali: “I dipendenti continuano a subire contestazioni continue, e atteggiamenti provocatori nell’espletamento della loro attività quotidiana. Non per ultimo e apparso sabato 13 Settembre in bacheca un comunicato aziendale in cui viene comunicato ai lavoratori che non verranno regolarmente retribuiti gli stipendi riferiti al mese di Agosto in quanto il comune non ha saldato le fatture delle mensilità di Luglio ed Agosto, non specificando nemmeno la data di un eventuale pagamento“.

Uiltrasporti, Fiadel e Ugl ritengono che “questo atteggiamento sia strumentale, e si chiedono “come mai nel passato nonostante i ritardi di pagamento, da parte del comune di Brindisi alla società, che sono arrivati fino a cinque mesi non si e voluto creare alcun problema?

Intendiamo precisare che non intendiamo entrare nel rapporto contrattuale tra il comune e la società in riferimento ai canoni .- chiosano le OO.SS. – ma è “un obbligo della società pagare i propri dipendenti nei termini previsti dalla Legge e dal CCNL a prescindere dal pagamento delle fatture“.

Le tre sigle sindacali chiedono “al Sindaco Dott. Mimmo Consales di convocare un urgente incontro unitamente alle nostre Segreterie Territoriali” e fanno sapere che “qualora la società non pagherà i lavoratori nei termini previsti dal CCNL saremo costretti a proclamare lo stato di agitazione di tutti i lavoratori e mettere in atto quanto previsto dalla normativa vigente a tutela dei diritti dei lavoratori”.

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