May 2, 2025

La Lega Protezione Animali quotidianamente vigila sul benessere degli animali all’interno del Canile Comunale di Brindisi gestito dalla Brunda S.r.l. e dalla Cooperativa Terraviva.

L’associazione animalista attraverso le campagne di adozioni promosse sui Social Network con la pubblicazione di centinaia di foto degli amici a quattro zampe presenti nel canile e con la conduzione settimanale degli stessi nelle piazze e nei parchi brindisini, è riuscita a dimezzare il numero degli animali presenti nella struttura comunale, passando dai 1200 del 2009 agli attuali 650, con una bassa percentuale di mortalità, come risulta dagli atti e come evidenzia l’invecchiamento degli stessi.

Un risultato importante ottenuto in sinergia con l’Amministrazione Comunale che ha accolto, nel 2010, la richieste della Le.P.A. volta a bloccare gli ingressi dei cani randagi, in considerazione del sovraffollamento. Altresì, il Comune, con delibera del 10 novembre 2014, ha finalmente istituito la figura del cane di quartiere che attraverso il monitoraggio dell’associazione e la disponibilità di volenterosi cittadini vedrà più di sessanta cani transitare per il canile ai soli fini della profilassi obbligatoria e della sterilizzazione per poi essere reimmessi nei luoghi ove da anni vivono liberi ed accuditi .

Il numero degli animali resta comunque alto all’interno di un canile con annose problematiche strutturali il cui superamento è stato formalmente eccepito e sollecitato dalla Le.P.A. quale presupposto fondamentale per rendere dignitosa la reclusione dei cani, attraverso la realizzazione dei seguenti interventi:
il sanitario, le degenze, un nuovo padiglione che accolga gli animali detenuti nelle recinzioni, ulteriori aree di sgambamento, indicando all’uopo progetti e gli accorgimenti utili.

 

Il Comune, durante i frequenti incontri tra la Le.P.A ed i dirigenti preposti, si è mostrato disponibile a realizzare le predette opere il cui inizio pare essere imminente.

Nonostante le carenze strutturali e le conseguenti difficoltà operative, i volontari, ogni giorno, si recano in canile per fare uscire gli animali dai boxes e vigilare sullo stato degli stessi, dimostrando dedizione e coraggio perché non è mai facile richiudere le gabbie lasciandosi alle spalle una vita privata, senza colpa alcuna, della libertà.

Il servizio veterinario ASL – Area C che periodicamente verifica lo stato di salute dei cani, anche in data 09 dicembre 2014, ha riscontrato le buone condizioni degli stessi nonostante gli improcrastinabili interventi strutturali.

 

Pertanto, nel rispetto di chi spende parte della propria esistenza nella salvaguardia dei più deboli e indifesi e dell’operato trentennale della Le.P.A., non può passare indiscusso quanto sostenuto da alcuni individui, sui social network , in merito alle condizioni di Angel giunta in canile nel 2009, la cui magrezza è stata imputata alla mancanza di cibo ed alla noncuranza dei volontari.

In realtà Angel, fortunatamente adottata il giorno dell’Immacolata senza alcuna lungaggine burocratica nonostante la festività in corso, veniva prontamente notata e segnalata dai volontari e pertanto sottoposta a visita clinica ed a prelievo del sangue in data 08.11.2014, per comprendere la causa del repentino calo fisico e dei frequenti rigurgiti, che si è rilevata imputabile a filariosi ed ehrlichiosi, con conseguente monitoraggio sino al momento dell’affido.

Anche Frida, affetta da cardiopatia, è stata celermente adottata, domenica 7 dicembre, e la sua nuova famiglia ha espresso all’associazione parole di solidarietà e ringraziamento a differenza di chi è giunto a conclusioni affrettate ed infondate infangando l’operato di quanti si prodigano per il bene degli animali.

 

E’ pertanto inveritiero che gli ospiti del canile di Brindisi, nell’indifferenza degli animalisti, non ricevano cibo a sufficienza tant’è che i casi di dimagrimento sono stati monitorati e spesso addebitati, a seguito di visite cliniche e prelievi ematici, a patologie, in particolare a lesmania, filaria ed ehrlichia.

Ad ulteriore garanzia e trasparenza sulla vigilanza e tutela degli animali presenti nel canile di Brindisi è intervenuta la nota Fondaziona Virio di Savona che dal 2013 ha assunto una rappresentanza legale all’interno della struttura e collabora attivamente con la Le.P.A offrendo il proprio ausilio a salvagurardia degli animali.
Anche l’A.I.D.A.A., associazione riconosciuta a livello nazionale per la sua assidua attività di volontariato in favore degli animali, respinge le accuse mosse alla Le.P.A perché a conoscenza dell’impegno dalla stessa profuso negli anni in favore dei cani randagi e non solo.

 

I canili rappresenteranno sempre una realtà inaccettabile per ogni animalista perché l’auspicio è quello di svuotarli per gettarne le chiavi e non riempirli mai più, ma nel frattempo resta indispensabile l’attività di volontariato per il cui esercizio, ancora una volta, la Le.P.A. ribadisce che è sufficiente iscriversi a qualsiasi associazione riconosciuta a livello regionale nel rispetto delle normative vigente.

 

Pertanto, l’invito è quello di non trasformare i social network in banchi di indicibili accuse perpetrate senza cognizione di causa ed il ringraziamento va a quanti, nonostante tutto, continueranno a prodigarsi, gratuitamente, per la cura dei fedeli amici a quattro zampe.

 

C.S.

5 Comments

  • Rispondi
    Lucia
    11 Dicembre 2014

    In merito all’articolo scritto sul canile di Brindisi e nello specifico al caso di Angel, purtroppo risulta che molti cani (almeno una quarantina), vengano tenuti nelle stesse condizioni di Angel la cui magrezza non è sicuramente dovuta alle patologie elencate ma a carenza di cure e di cibo adeguate. Inoltre la postura e il terrore manifestato dal cane sono sintomo di malessere grave e di paura profonda nei confronti di chi la “accudisce”. Nessuno mette in discussione l’attività dei volontari presenti nel canile, che sicuramente fanno il possibile per molti dei cani presenti, e che proprio per amore dei cani stessi, hanno paura a denunciare le carenze della struttura e la cattiva gestione di chi la amministra. Risulta anche che parte del canile non sia a norma a livello strutturale e quindi inadeguato a garantire ai molti cani che lo abitano le minime garanzie di benessere e sopravvivenza.
    In quanto cittadina italiana chiedo che vengano presi provvedimenti URGENTI per salvaguardare al meglio la salute dei cani e la loro sopravvivenza in canile!
    Lucia Di Giacomo

  • Rispondi
    Ivana
    11 Dicembre 2014

    Mi chiedo come si possa giustificare un sovrannumero di 500 cani in una struttura. Che politica di sterilizzazione sul territorio e’ stata attuata? I fondi stanziati dalla Regione Puglia per le sterilizzazioni sia dei cani randagi che dei cani padronali come vengono utilizzati dai Comuni? Se le politiche di sterilizzazione fossero state messe in atto da anni la situazione del randagismo , a questo punto, non sarebbe cosi’ disastrosa se abbinata ad una politica di adozioni fatta seriamente ! Il dubbio che dietro tutto cio’ ci siano interessi economici o perlomeno una fortissima insensibilita’ al problema e’ grande!

  • Rispondi
    Claudia
    15 Gennaio 2015

    buonasera mi piacerebbe gentilmente sapere chi sarebbe l autore di questa bella favoletta.
    Caro/a C.S.,
    Stare seduti dietro la propria scrivania e tentare di buttar giù due righe senza conoscere la realtà dei fatti e senza aver provato l esperienza del volontariato c/o il canile,secondo il mio modestissimo parere,non rende una persona ne un buon giornalista ne un giornalista e basta.
    Partiamo da un presupposto base:
    C è gente che su Facebook esagera è vero.
    Facebook è un social network dove ognuno di noi è libero di scrivere ciò che vuole,si presuppone anche stia all intelligenza del lettore fermarsi e non esprimere giudizi se si è lontani da certe esperienze.
    Personalmente non ho mai scritto nulla di negativo sul canile di Brindisi,nonostante avrei potuto stilare una bella lista e denunciare ciò che IO HO VISTO CON I MIEI OCCHI e non per sentito dire.
    Gente come me,volontaria,è scappata da quel posto e Caro mio non immagini neanche quanto difficile sia stata prendere questa decisione!
    Non accetto falsi moralismi da gente che ne conosce né di riflesso può capire il malessere che vivono tante povere creature!
    L auspicio è,indubbiamente per qualsiasi persona con un briciolo di cuore,trovare una famiglia per ogni esserino chiuso in gabbia.
    La lamentela è un altra!RENDERE QUANTO PIÙ DECENTE POSSIBILE L ESISTENZA O LA PERMANENZA IN GABBIA DI UN ANIMALE!!
    Purtroppo mi rendo conto che è più semplice “sentirsi” giudice di cause di cui non si è letto neanche il fascicolo!
    Detto ciò ti invito ad indossare i gambali e accompagnarmi un giorno a pulire tutti gli escrementi di ogni singolo box come fanno addetti(pagati) e volontari e fare un giro per le gabbie e vedere con i tuoi occhi in che condizioni sono costretti a vivere questi cani!

  • Rispondi
    Lucia
    17 Gennaio 2015

    A distanza di più di un mese dalla pubblicazione di questo articolo è ormai evidente che si tratta di una “bella favola”, se non fosse che stanno morendo e sono morti diversi cani. Se tutto andava così bene come descritto mi chiedo come mai, la fondazione Virio congiuntamente alla Lepa abbiano depositato a fine dicembre un’istanza di sequestro del canile?

    • Rispondi
      5 Giugno 2015

      BRAVAAAAA!!!! LUCIA HAI TUTTA LA MIA APPROVAZIONE SOLIDARIETA’ E STIMA APPROVO ANCHE LE VIRGOLE DI CIO’ CHE HAI SCRITTO …. AVREI VOLUTO DIRE LE STESSE COSE TU CI SEI RIUSCITA ALLA PERFEZIONE..