E’ arrivata a Brindisi la “Costa Fortuna”, una delle navi da crociera interessate dal Piano “Approdi Sicuri”, approntato dal Ministero dei Traporti per garantire un ricovero dopo l’annullamento di tutte le crociere dovuto alla pandemia da coronavirus.
Partita ieri sera dal Pireo, la nave ha raggiunto la diga di Punta Riso “in attuazione delle vigenti norme di security e di safety marittima, oltre alle norme anti-assembramenti, saranno ammessi solo soggetti specificatamente interessati all’approdo” (come reso noto dalla Capitaneria di Porto di Brindisi).
A bordo della “Costa Fortuna” si trovano 900 membri dell’equipaggio, 300 dei quali lasceranno la città. Tutti risultano negativi al Covid-19. A bordo della nave medici, infermieri e ambulatori.
Per mercoledì 8 aprile è attesa a Punta Riso anche la Costa Victoria, anch’essa con i soli membri dell’equipaggio a bordo.
Le due navi resteranno a Brindisi finchè non termina la pandemia.
A parte le polemiche innestate da chi non ha l’accoglienza tra i propri valori, ha ristretta visione della realtà e poca conoscenza delle dinamiche portuali, facciamo nostra l’osservazione riportata in un articolo de “Il Nautilus” a firma di Abele e Salvatore Carruezzo:
“ Ora si dirà di tutto! Senza polemica, giorni addietro ho scritto, che il dopo virus niente sarà come prima. Navi da crociera, considerate da sempre, volano di sviluppo economico per i porti di scalo e per il territorio marittimo interessato, sono considerate, oggi, al pari di “untori” e vari sindaci, senza nessuna autorità legislativa, neanche per procura in questo settore, ne vietano l’attracco alla “Salvini maniera” nei porti italiani, giusto per avere qualche minuto di televisione e qualche share sui social.
Si dice che “Brindisi non ha strutture e capacità di accogliere e verificare il livello di contagio sulle navi”: frase del tutto infondata e chi lo afferma o non conosce le procedure portuali per uno scalo sicuro o è in mala fede e dice il falso. E allora perché non pensare in positivo alla terza fase – dopo emergenza -, con una nuova prospettiva di sviluppo?
Navi attraccate in porto, senza contagio a bordo, potranno essere occasione di sviluppo se pensiamo a tutti gli approvvigionamenti di cui avranno bisogno (dall’acqua, a tutta la catena alimentare, igienico-sanitaria e altro ancora). In tema di crociere, la Costa Crociere aveva scelto già di scalare il porto di Brindisi per questa stagione; sicuramente, la Società ne terrà conto della disponibilità di Brindisi ad accogliere le proprie navi in situazione emergenziale quando redigerà il nuovo programma di chiamate portuali del dopo virus. Brindisi sarà all’altezza della situazione e dimostrerà all’Italia del “virus minuto per minuto” di saper essere un Città-Porto.”
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