May 19, 2025

Con una lettera indirizzata al governatore Michele Emiliano, il direttore generale della Asl Brindisi Flavio Roseto ha rassegnato le dimissioni dall’incarico.
Nella lettera inviata al presidente Roseto spiega che la sua scelta è dipesa da motivazioni esclusivamente di carattere personale.

Insediatosi da poco più di un anno, Roseto ha dovuto gestire non poche criticità.
Recentemente l’Asl brindisina aveva affrontato le polemiche relative alle liste d’attesa, ai disagi del Pronto Soccorso ed aveva subito una visita degli ispettori a seguito della morte di una donna dopo il parto di due gemellini.

Fabiano Amati (Commissario e consigliere regionale di Azione)
“Alla Asl Brindisi non basta l’onestà per far girare le cose. Quella c’era certamente in Roseto, ottima persona e professionista, ma il sistema del potere stratificatosi negli anni, in molti casi paradossalmente estraneo ai malati e alla malattia, è congegnato in modo da schiacciare ogni buona intenzione, se non si ha un piglio da dittatore della legalità e del buon governo. Serve subito una persona esterna alla dirigenza ordinaria della Asl e possibilmente non brindisina, impermeabile alle continue esigenze di organizzazione aziendale, spesso usata per sistemare la gerarchia del potere reclamato senza alcun merito.
Una personalità aperta al confronto con tutti, ma un confronto breve e concludente, insensibile al ricatto della mobilitazione o del sabotaggio in caso di mancato appagamento di interessi o aspirazioni di singoli o gruppi.
Un manager con un buco di memoria su chi l’ha nominato e sul suo cerchio magico, inflessibile nei procedimenti di disciplina relativi al mancato rispetto dei budget di spesa assegnati e dei cronoprogrammi di realizzazione dei programmi di miglioramento e innovazione.
Un cittadino disponibile a rispettare i politici interessati a migliorare le prestazioni, contribuendo a reperire risorse e facilitare le procedure amministrative per la realizzazione delle opere e degli investimenti, e a cacciarli in caso di tentate interferenze su concorsi, gare, procedure di reclutamento e atti di organizzazione.
Un essere umano con l’ossessione per le liste d’attesa, con il foglio Excel dei numeri del dolore sempre aperto, capace di severità, in caso di mancato allineamento dei tempi tra attività istituzionale e a pagamento, e di rigore nell’indirizzare i fondi aggiuntivi al numero di prestazioni eseguite e non alle ore lavorate.
Chi c’è in questo identikit? Ovvio. Una persona in grado di fare piazza pulita dei maggiori vizi generalmente presenti nella Asl di Brindisi e in tutte le Asl pugliesi.”

 
Caroli (Consigliere Regionale FdI)
“Dalla Sanità pugliese si fugge. Plastica dimostrazione sono le dimissioni del direttore generale dell’Asl di Brindisi, Flavio Roseto, che lascia il proprio incarico dopo meno di un anno dal suo insediamento. Emiliano e Palese prendano atto delle politiche fallimentari della Regione Puglia in materia sanitaria e ne traggano le opportune conseguenze”. Lo afferma il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Luigi Caroli, che spiega: “La sanità brindisina versa in condizioni disperate, per usare il gergo medico. Ultimo in ordine di tempo è il caso del Pronto Soccorso dell’Ospedale “Perrino” dove vige un vero e proprio stato abbandono e caos, acuito dalla grave carenza di medici con cui coprire i turni dell’emergenza-urgenza. A questo si aggiungono le chiusure e i ridimensionamenti di alcuni reparti e la questione relativa alla gestione del personale precario. Un disastro che, purtroppo, è solo un anello di una lunga catena che unisce l’intera Puglia, da Nord a Sud nella totale incapacità, da parte del governo regionale, di porre rimedio, fornire risposte, risolvere problemi. Ma, evidentemente, a Emiliano interessano di più le beghe politiche interne alla coalizione che lo sostiene anziché le emergenze che attanagliano la Sanità pugliese, a scapito del diritto alla salute e del diritto di curarsi che ogni cittadino dovrebbe avere”, conclude Caroli.

Fabrizio Caliolo (Coordinatore Provinciale UIL Brindisi):
La notizia delle dimissioni del DG della ASL di Brindisi Roseto lascia l’amaro in bocca a quanti tengono alle sorti di Brindisi e di questo territorio. Da tempo la Sanità brindisina è in difficoltà, già da ben prima dell’avvento della pandemia e della pressione insostenibile che l’emergenza Covid ha creato a molti lavoratori del Pianeta Salute. Da qui un acuirsi di disservizi in termini di Livelli di Assistenza ai cittadini e qualità dei lavoratori sanitari. I vari Piani regionali di Riordino ospedalieri e dei servizi che si sono progressivamente alternati con governi regionali di varie parti politiche hanno reso assolutamente inidonea l’offerta di sanità pubblica al territorio brindisino. È accaduto in tutti i territori di Puglia ma qui a Brindisi in modo pesante e marcato per le caratteristiche strutturali proprie di questa Terra. Il Perrino è costantemente in emergenza, difficoltà che diventa acuta nei servizi di Pronto Soccorso. Non sono rari i casi di pazienti che preferiscono non allertare i servizi di emergenza nonostante ne abbiano bisogno perché terrorizzati da attese e code, in alcuni casi fatali, che dovranno quasi certamente subire e questo nonostante l’alta professionalità e lo spirito di forte abnegazione di tutto il personale sanitario impegnato. Sono dinamiche complesse, a tratti irrisolvibili da un solo Dirigente, che hanno fortemente messo alla prova il dimissionario DG e che creeranno tensioni inevitabili anche a chi gli succederà. La soluzione non può limitarsi alla individuazione di una nuova figura di guida della Azienda Sanitaria Locale pur esperta e prestigiosa possa essere. Occorre una riforma d’insieme ed una presa di coscienza forte e decisa da parte delle Autorità Regionali sul «caso Sanità Brindisi». Tutti gli attori politici, istituzionali e sociali di Brindisi devono chiedere a gran voce che la Regione attui soluzioni strutturali per la sanità in questo territorio. Il diritto alla Salute supera di gran lunga tutti gli altri, compresi i sacrosanti equilibri di bilanci economici e finanziari. La persona viene prima di tutto. La UIL, il Sindacato delle persone, sarà impegnata in prima linea in questa battaglia prioritaria e chiama ancora una volta a raccolta tutti gli attori sociali a fare Rete per le priorità di questo territorio tra le quali la Sanità ha un posto di rilievo.
La UIL di Brindisi ringrazia il DG Roseto per il lavoro che ha svolto nel suo mandato in una situazione complicata e difficile a motivo delle scelte della Regione e del governatore Emiliano.

 

Antonio Matarrelli, Presidente della Provincia di Brindisi, Riccardo Rossi, Sindaco di Brindisi, Maurizio Bruno, Consigliere Regione Puglia, Mauro Vizzino, Consigliere Regione Puglia:
È con profondo rammarico che abbiamo appreso la decisione di Flavio Roseto di lasciare la guida dell’Asl di Brindisi. In questi mesi abbiamo avuto modo di apprezzarne le doti professionali ed umane indiscusse, nel tentativo di mettere ordine in un ambiente difficile, ulteriormente falcidiato dall’emergenza Covid.
Nella consapevolezza che la situazione sanitaria attraversa una fase particolarmente critica, siamo uniti e quanto mai convinti nel chiedere un ulteriore sforzo a Roseto garantendo il nostro pieno sostegno. Ognuno di noi, a proprio modo e per quanto di competenza, farà la sua parte: le Istituzioni saranno vicine al Direttore Generale e si impegneranno ancor di più per far operare, l’intero comparto sanitario, con maggiore serenità. Sentiamo il dovere di essere accanto a lui in questo momento e, con convinzione e consapevolezza, chiediamo e auspichiamo fermamente che ritiri le sue dimissioni.
Il nostro impegno concreto sarà quello di sostenerlo e di lavorare al suo fianco per garantire il diritto alla salute, come sancito dalla nostra Costituzione. Il nostro obiettivo comune è quello di consentire che tutti, dal Direttore agli operatori, possano lavorare in perfetta sinergia e sintonia, senza pressioni né compromessi al ribasso, per il bene dell’intera comunità brindisina.

Gabriele Antonino (PRI)
Le improvvise ed inaspettate dimissioni del Direttore Generale della ASL brindisina non possono non creare sconcerto e preoccupazione tra i cittadini e, ancor di più, tra quanti hanno incarichi di rappresentanza istituzionale.
Le motivazioni di carattere personale addotte appaiono una mera clausola di stile.
Tanto più che appena qualche ora prima il Dottor ROSETO aveva partecipato ad un incontro con l’Ordine dei medici senza manifestare propositi di abbandono.
Evidentemente alla base della decisione assunta c’è ben altro ed i cittadini hanno il diritto di sapere.
E’ sotto gli occhi di tutti come la sanità brindisina sia oramai allo sfascio.
La stessa dichiarazione dello stato di emergenza presso il Pronto soccorso ne è una prova evidente.
Così come la necessità di spostare medici da altri reparti per garantire le prestazioni di medicina di urgenza.
In questo quadro l’ipotesi formulata dal Sindaco di un nuovo ospedale appare come una mera arma di distrazione di massa.
Prima di pensare a nuove strutture occorre potenziare l’organico del Perrino, davvero ridotto all’osso.

E allora il Sindaco si ricordi di essere la massima autorità sanitaria locale e convochi immediatamente un vertice con il Presidente della Regione, l’Assessore Regionale alla Sanità, il Presidente della Provincia ed il facente funzioni di Direttore Generale della ASL per adottare i provvedimenti conseguenziali.
Non è più tempo di tergiversare.
Anche i brindisini hanno diritto alla salute al pari degli altri cittadini pugliesi.

 

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