May 1, 2025

attentato-francavilla-41Sembrano aver preso una decisione ben precisa le indagini relative all’attentato nei confronti del negozio di calzature e abbigliamento “Pinco Pallino”, sito in via San Francesco D’Assisi 313 a Francavilla Fontana, che è costato la vita ad Antonio Rizzo, 28enne della città degli imperiali.

 

Gli investigatori sarebbero partiti proprio dall’identità della vittima per dipanare le indagini.

Rizzo, che ha piccoli precedenti penali, è legato da un vincolo di parentela ai fratelli Rochira, boss della criminalità organizzata francavillese e ritenuti attigui alla Sacra Corona Unita, con una sfilza di precedenti penali (anche per omicidio e possesso di armi ed esplosivo) e nei cui confronti è stata eseguito un ingente sequestro di beni.

I guanti alle mani di Antonio Rizzo non lascerebbero dubbi che fosse proprio sua la mano che ha appiccato l’incendio al negozio di calzature ed abbigliamento per bambini la cui proprietaria è Marika Giuliano, compagna proprio di Rizzo.

 

Per vederci ancora più chiaro, gli inquirenti hanno convocato nella Caserma dei Carabinieri di Francavilla Fontana diverse persone vicine a Rizzo – compresa la stessa proprietaria del negozio.

 

fuori tuttoTutti gli indizi lasciano ipotizzare che le indagini si stiano rivolgendo ad acquisire elementi che possano testimoniare la diretta responsabilità dei gestori dell’esercizio commerciale.

Resta da stabilire se – una volta confermata (come pare) la responsabilità di Rizzo – , il 28enne abbia agito da solo oppure se altre persone siano state a conoscenza delle sue intenzioni o – addirittura – che terzi soggetti lo abbiano coadiuvuto nell’intento di dar fuoco al negozio.

Ma ovviamente spetta agli inquirenti ed, all’eventuale processo, stabilire le eventuali connessioni e la verità giudiziaria.

 
Tra l’altro si indagherebbe anche su un particolare ritenuto molto rilevante ai fini dell’inchiesta: l’esercizio commerciale che ha subito l’attentato da qualche giorno era chiuso, ufficialmente per inventario.

Di certo, però, c’è che due mesi fa, il negozio “Pinco Pallino” ha effettuato un “fuori tutto”, con vendita promozionale al 50% e che la pubblicizzazione era avvenuta – tra l’altro – anche con una grande foto sulla pagina facebook di Rizzo, il proprietario/attentatore/vittima.

 

 

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